Dal tweed al tecno, così il tessuto scalda l'export

Dal tweed al tecno, così il tessuto scalda l'export

Finalmente a Milano si comincia a respirare aria positiva. A partire dalla moda e dalle manifestazioni che in questi giorni coinvolgono la parte a monte della filiera, ossia i tessuti e la pelle. I primi protagonisti di Milano Unica, rassegna che si svolge a Fieramilanocity e che chiude oggi i battenti con segnali molto incoraggianti. A partire dal primo giorno quando è stata registrata una crescita di affluenza dell'1% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso con particolare incidenza dei buyer stranieri. Mentre per Lineapelle, al suo debutto milanese nei padiglioni di Rho Fiera con le collezioni dedicate alla produzione di pelli per abbigliamento e accessori - chiude domani - i segnali del primo giorno sono stati entusiasmanti: rispetto alla stessa stagione, alle ore 13 si registrava un +4%, segno, se l'andamento rimane questo, che il trasferimento da Bologna è stato salutare. Certo la sinergia raggiunta da queste manifestazioni dimostra chiaramente quanto fare sistema sia premiante: ci sono voluti anni prima che le varie anime di Milano Unica convergessero in uno stesso contenitore per affrontare meglio le sfide del mercato. E i risultati stanno premiando le eccellenze dei nostri tessuti, lanieri, cotonieri, serici e tecnologici proposti da 410 aziende per il prossimo inverno 2015/16. Il settore parla di un relativo ottimismo dato che le esportazioni sono cresciute nei primi tre mesi del 2014 del 6% incoraggiate soprattutto dal ritmo sostenuto dei compratori europei. E del resto, come ha dichiarato Pier Luigi Loro Piana, presidente di Ideabiella che nell'ambito di Milano Unica rappresenta i tessuti di alta gamma, «Le esportazioni di tessuti in lana, che rappresentano più del 60% nelle nostre produzioni, nella prima parte del 2014 registrano un +4,1% per i pettinati e un +3,2% per i cardati» ci sono quindi segnali incoraggianti corroborati anche dalla straordinaria qualità delle collezioni. Fra tutte, citiamo Reda, l'azienda biellese nata nel 1865 che oggi è uno dei più affermati produttori di stoffe pregiate in pura lana dedicate all'abbigliamento maschile di alto profilo e che per l'inverno 2015 propone, fra l'altro, tessuti in puro stile british anni Sessanta.

Macro-check, tweed, principe di galles e pied de poule presentano colori densi come il mattone, l'oro brunito e il ruggine e caratteristiche tecniche straordinarie, dalla resistenza all'acqua all'elasticità. Sul fronte della pelle - oltre 1.100 gli espositori – ancora una volta l'Italia dimostra di essere al top dell'eccellenza con prodotti che rispettano i criteri di creatività insieme a quelli di eco-sostenibilità.

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