"Da adulta, la figlia della Meloni rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano". È un attacco personale in piena regola quello che arriva via Twitter alla leader di Fratelli d'Italia da parte di un utente, Franco Cappelletti, un uomo di mezza età che sul suo account ha sentito il bisogno di aggiungere l'hastag #antifascista.
Giorgia Meloni ha commentato l'insulto con un semplice tweet: "ecco dove siamo arrivati. Che schifo". Come spesso avviene, quando ad essere attacca è una donna marcatamente di destra, la sinistra tace. Ma è prontamente arrivata la solidarietà del Garante dell’Infanzia del Lazio, Jacopo Marzetti, che è anche commissario governativo per il Forteto e membro della commissione d’inchiesta su Bibbiano. "Attaccare una madre o peggio una figlia indipendentemente dal ruolo che ricopre è un fatto grave e non accettabile", ha detto. Subito dopo ha aggiunto: "Mi aspetto e sono certo che tempestivamente tutta la politica e le autorità proposte si uniscano alla solidarietà a Giorgia Meloni prima ancora che come politico come donna e madre e condannino a voce alta ogni frase che possa coinvolgere la minore o in generale un minore".
In realtà nessuna solidarietà è arrivata da donna e femminista come Laura Boldrini, per esempio. Il senatore forzista Francesco Maria Giro, invece, ha condannato l'accaduto ed esprimendo la sua vicinanza " per l'ennesimo attacco" subìto dalla Meloni. Rachele Mussolini, consigliere capitolino della Lista civica Con Giorgia, ha scritto in una nota: "Le offese di un orco nulla toglie alla forza di una famiglia solida come quella dell'amica, collega e mamma.
Nell'offesa volgare e raccapricciante si scoprono le carte, di come a sinistra pensieri e metodi sono rapportarti a turpi atteggiamenti dove neppure i bambini sono salvi. Tutto il mio personale sostegno a Giorgia Meloni per essere ancora più forti nel combattere tanto degrado."Ecco dove siamo arrivati. Che schifo. pic.twitter.com/rXy3zYkTZ6
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 29, 2019
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