"Niente shopping a Milano...": bufera sul capo della diplomazia Ue

Lo spagnolo Joseph Borrell, dopo aver annunciato il pacchetto di sanzioni contro la Russia, aveva chiuso la sua serie di tweet con un riferimento agli stravizi degli oligarchi russi

"Niente shopping a Milano...": bufera sul capo della diplomazia Ue

Uno scivolone comunicativo, quello dell'Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri, lo spagnolo Josep Borrell, una sorta di Ministro degli Esteri continentale, è diventato un piccolo caso.

Ieri, dopo che i 27 stati membri dell'Unione europea hanno approvato un primo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta all'escalation della crisi in Ucraina, Borrell ha pubblicato una serie di tweet per annunciarne l'entrata in vigore e, pressappoco, gli ambiti d'interesse e i soggetti colpiti. L'ultimo della serie recitava: "Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez, diamanti ad Anversa. Questo è un primo passo". Bisogna usare l'imperfetto perché, poco dopo la pubblicazione e appena prima del discorso di Joe Biden dalla Casa Bianca, i commenti per nulla entusiastici degli utenti hanno spinto Borrell e il suo staff della comunicazione a rimuovere il tweet.

Tweet Borrell

Il riferimento di Borrell era ovviamente agli oligarchi russi colpiti delle sanzioni e al loro stile di vita lussureggiante in giro per l'Europa. Ma in un momento così buio della storia contemporanea ai singoli cittadini preoccupati per il clima di guerra nel cuore dell'Europa l'idea di dover esultare per aver impedito ai russi di presentarsi con lo yatch in Costa Azzurra la prossima estate non trasmette un gran senso di efficacia.

Il tweet è in effetti caratterizzato da un tono insolito per un Alto rappresentante, e il codice comunicativo scelto per il social con i cinguettii rende bene l'idea di cosa i vertici della politica internazionale ritengano possa essere "efficace" nella comunicazione con gli utenti. Perché poco prima, durante la conferenza stampa, il tono di Borrell era stato ben più incisivo e minaccioso: "I 351 membri della Duma russa che hanno votato a favore di questa violazione della legge internazionale e dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina saranno nella nostra lista delle sanzioni". E poi: "Colpiremo 27 individui ed entità che hanno ruolo nel minare o minacciare l’integrità territoriale, la sovranità dell’Ucraina e la sua indipendenza.

Per assicurarci che i responsabili sentano realmente le conseguenze economiche delle loro azioni".

In pubblico serio, su Twitter faceto. I due volti della comunicazione istituzionale 2.0, che nemmeno di fronte alla guerra rinuncia all'istinto del dibattito da "trend topic".

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