Il marito aveva il braccialetto elettronico, che avrebbe dovuto tenerlo alla larga da lei, ma non è servito a salvarla. Raggiunta al supermercato dove aveva appena finito di fare la spesa, l'ennesima vittima di violenza in famiglia è stata prima ridotta in fin di vita ed è poi morta nel pomeriggio nonostante il disperato tentativo dei medici di salvarla. Dopo aver sparato alla moglie, Mario Furio, 59enne ex agente di polizia penitenziaria in pensione per motivi di salute, si è ucciso. Celeste Palmieri, 56 anni, è deceduta dopo essere stata trasportata in condizioni gravissime al Policlinico Riuniti di Foggia. La coppia aveva cinque figli.
È accaduto ieri mattina nel parcheggio dell'Eurospin di via Salvemini a San Severo, in provincia di Foggia. L'uomo aveva il divieto di avvicinarsi alla moglie, con la quale era in via di separazione, perché in passato lei lo aveva denunciato per maltrattamenti. Ma ieri il braccialetto elettronico non ha funzionato a dovere. Ha suonato solo quello di lui, allertando la centrale operativa, che ha chiamato la Palmieri. È stata la donna a spiegare che il suo apparato elettronico non si era attivato quando poco prima aveva incrociato il marito nel supermercato, vedendolo poi uscire. I carabinieri si sono comunque precipitati sul posto per controllare, ma sono arrivati troppo tardi. Furio aveva già premuto il grilletto.
Il 59enne aveva aspettato che la moglie finisse di fare la spesa per avvicinarla nel parcheggio e spararle alcuni colpi di pistola a distanza ravvicinata. Colpita alla testa, Celeste Palmieri si è accasciata al suolo tra le auto in sosta. La tragedia è avvenuta di fronte a numerosi testimoni, tra dipendenti e clienti del supermercato. Subito dopo Furio si è chiuso nella sua macchina, parcheggiata poco distante, l'ha accesa, ha percorso pochi metri, poi l'ha fermata e si è sparato un colpo mortale con la stessa arma.
La donna è stata soccorsa e trasportata in elicottero al Policlinico Riuniti di Foggia, ma le sue condizioni sono apparse subito critiche. Aveva già subito violenza dal marito, tanto da denunciarlo in più di un'occasione. All'inizio di ottobre aveva incontrato alcune operatrici dei servizi sociali di San Severo, che le avevano prospettato la possibilità di trasferirsi in una località protetta con i figli minori. Lei però non aveva voluto. Probabilmente non credeva che il marito sarebbe arrivato a tanto. Seppure fosse anche in contatto con un centro anti-violenza. Aveva chiesto aiuto la prima volta nel settembre del 2023, poi per un breve periodo aveva interrotto il suo rapporto con gli operatori per motivi personali.
A novembre aveva richiamato e poi di nuovo a febbraio di quest'anno, a seguito dell'ennesima violenza subita. La donna aveva denunciato il marito per stalking e maltrattamenti, così Furio aveva prima avuto l'allontanamento e poi il divieto di avvicinamento con il braccialetto elettronico.
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