Uccide lo zio per un'auto parcheggiata male

La guardia giurata ha ferito anche il cugino, dopo si è consegnata

Uccide lo zio per un'auto parcheggiata male
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Lite familiare finita nel sangue, ieri, in un terreno agricolo di Veroli, in provincia di Frosinone.

Alessandro Dell'Uomo, una guardia giurata di 48 anni, poco dopo le sette del mattino, ha sparato allo zio, Silvio Sciacca, 75 anni, uccidendolo, nel corso di una lite per una questione legata alla servitù di passaggio su una strada in cui ha ferito all'addome anche il figlio della vittima, Mariano Scaccia, 47 anni, noto avvocato civilista del Foro di Frosinone. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l'addetto alla vigilanza dell'istituto Metropol, nipote di secondo grado di Silvio Scaccia, stava tornando a casa dal turno di notte quando ha trovato un'auto parcheggiata sul passaggio comune compreso fra terreni di sua proprietà e quelli dei parenti che gli impediva l'ingresso. Ne sarebbe nata una discussione, esasperata dal fatto che il contenzioso sul diritto di passaggio sul terreno andava avanti da anni. Durante la lite Dell'Uomo ha tirato fuori l'arma in dotazione, una calibro 22, e ha sparato più colpi, ammazzando lo zio e ferendo gravemente il cugino, che è stato ricoverato in codice rosso all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. È stato operato ed è in prognosi riservata.

Dopo aver fatto fuoco il killer si è allontanato dal luogo del delitto fuggendo nelle campagne circostanti, per poi consegnarsi nella caserma dei carabinieri di Frosinone, mettendosi a disposizione degli inquirenti. Nel corso della mattinata è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario e tentato omicidio e ora è in carcere in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

Sul posto si è recato il sostituto procuratore Vittorio Misiti, che coordina le indagini dei carabinieri della Compagnia di Alatri e del Nucleo investigativo di Frosinone.

In un primo momento si era creduto che la discussione familiare fosse nata per ragioni di confini e di pascolo, poi durante l'interrogatorio Dell'Uomo ha chiarito che aveva cominciato a discutere con i parenti, che sono anche suoi vicini di casa, per quell'auto parcheggiata dove a suo dire non avrebbe dovuto e che gli impediva il passaggio.

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