Ue, diritti civili e caro energie: ecco le ricette di +Europa

Il programma politico di +Europa, il partito di Emma Bonino e Benedetto della Vedova, non mostra dubbi su quale atteggiamento dovrebbe tenere l'Italia in fatto di energia ed economia

Ue, diritti civili e caro energie: ecco le ricette di +Europa

Il programma politico di +Europa si focalizza soprattutto sulla politica estera, i diritti civili e l'economia. Vediamo nel dettaglio le singole proposte.

La politica estera di +Europa filo-europea e filo-atlantica

+Europa si professa un partito europeista e atlantista e si prefigge di“realizzare una Patria europea contro l’Europa delle piccole patrie”, attraverso una serie di misure. In primo luogo, secondo il partito di Benedetto della Vedova ed Emma Bonino, è necessario introdurre l'elezione diretta del presidente della Commissione europea e dare al Parlamento europeo il potere di iniziativa legislativa. Queste due riforme implicherebbero una nuova legge elettorale uniforme e che consenta la presenza di liste transnazionali per le elezioni Europee. +Europa è, inoltre, favorevole a riformare i trattati per eliminare il voto all’unanimità all'interno del Consiglio Europeo. I radicali ritengono, inoltre, che all'Unione Europea andrebbe affidata la gestione delle pandemie e la creazione di un“sistema di difesa e sicurezza comune europea”. Bruxelles dovrebbe, poi, gestire anche il “debito comune per affrontare le emergenze sanitarie, economiche e ambientali”. +Europa si propone, infine, di “sostenere il diritto internazionale come diritto prevalente su quello degli stati nazionali” e di appoggiare “il completamento dell’agenda Nato 2030”.

Cosa dice +Europa sul mondo della scuola

+Europa intende dare un grande impulso al mondo della scuola, della cultura e dell'università. Il primo obiettivo è quello di aumentare, nell'arco dei prossimi cinque anni, la spesa per l'istruzione all'1% del Pil. Per quanto riguarda gli investimenti per l'Università, l'impegno è di portarli dallo 0,5% del Pil attuale all'1,5%. +Europa, da un lato vuole portare l'obbligo scolastico a 18 anni, ma dall'altro pensa che si debba“superare il valore legale del titolo di studio”. Si impegna a “introdurre percorsi di educazione finanziaria nelle scuole” e a incentivare la sperimentazione di percorsi di scuola secondaria che prevedano delle materie a scelta dello studente. Ma non solo. +Europa vuole, inoltre, sostenere gli universitari con nuove residenze per gli studenti fuorisede e“favorire l’iscrizione delle studentesse ai corsi STEM”. Per il mondo della cultura ha in programma di accrescere l'ingresso dei privati nella gestione dei vari beni e siti culturali. Prevede, infine, di “abolire l’IVA sui prodotti e attrezzature per la ricerca biomedica senza finalità di lucro”.

Reddito di cittadinanza e fisco. Ecco cosa propone +Europa

Per il mondo del lavoro, +Europa propone di introdurre un salario minimo mobile che sia“definito in accordo tra le parti sociali e sulla base dei settori produttivi” e ipotizza di utilizzare un “buono lavoro” come “strumento di disciplina e regolazione dei lavori estemporanei”. Per favorire l'occupazione giovanile, +Europa prevede la decontribuzione e la previdenza integrativa per i neoassunti under 35. Tra le altre proposte in programma vi è la riforma del reddito di cittadinanza e l'introduzione di un unico regime di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, che siano essi autonomi, dipendenti o imprenditori.

In materia fiscale, +Europa, vuole non solo ridurre l'acconto annuale dell'Iva nei prossimi cinque anni, ma punta anche a far scendere quello di Irpef, Irap e Ires dal 100% all’80%. Pensa di estendere la no tax area a tutti i lavoratori fino a 10 mila euro, mentre prevede una riduzione delle aliquote Irpef per tre fasce: una al 23% per chi guadagna fino a 40mila euro; una al 28% per chi arriva fino a 70mila euro e, infine, una al 38% per coloro che superano i 70mila euro annui. +Europa propone una tassazione più favorevole per tutte le aziende che si impegnano a ridurre la CO2 e tutti i vari prodotti o sostanze inquinanti. Nello stesso tempo intende attuare una“riforma fiscale ecologica per eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente” e combattere le discriminazioni fiscali di genere, abbassando del 5% l’aliquota Irpef sul reddito più basso della “famiglia fiscale”. Infine, punta a stabilire un“accordo preventivo con il fisco per la determinazione del reddito tassabile e dei pagamenti da eseguire in corso d’anno per le imprese individuali”. +Europa è contraria ai condoni fiscali, ma ha in mente di combattere l'evasione fiscale tramite l'incrocio delle banche dati. Si prefigge di ridurre gradualmente il rapporto debito pubblico/Pil, mettendo in piedi anche dei “piani quinquennali di riduzione del debito pubblico”. Vuole introdurre in Costituzione il “principio di equità generazionale per evitare scelte miopi che creano indebitamento irresponsabile verso le nuove generazioni”.

+Europa al fianco dei diritti civili

+Europa è favorevole allo Ius Scholae, alla legalizzazione dell’eutanasia e della cannabis. Punta a garantire il diritto all'aborto assicurando una presenza di medici non obiettori di coscienza in ogni ospedale. Vuole approvare una legge sul matrimonio egualitario, estendere la possibilità di adozione anche alle coppie dello stesso sesso e ai single e dare pieno “riconoscimento alla nascita dei figli del partner per le coppie dello stesso sesso”. Intende contrastare i crimini e i discorsi d'incitamento all'odio basati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere e regolamentare la cosiddetta 'carriera alias' sia nelle università sia nelle pubbliche amministrazioni. +Europa si dice contraria alle terapie riparative, ma è d'accordo sulla necessità di regolamentare il lavoro sessuale. Ha in programma anche la riforma sulla procreazione Medicalmente Assistita per aiutare sia le donne single sia le donne omosessuali. Sempre a favore del genere femminile, intende ridurre l'Iva sulla “tampon tax” dal 10 al 4%. In tema di immigrazione, +Europa punta ad abolire la Bossi-Fini, a non rinnovare il memorandum d’intesa stipulato tra la Libia e l'Italia e a creare una Commissione nazionale indipendente sui diritti umani.

Non solo. +Europa vuole “garantire il diritto di voto anche ai lavoratori e agli studenti fuori sede” e consentire l'uso della firma digitale per raccogliere le firme necessarie ai partiti per presentare le proprie liste alle elezioni. Intende creare una piattaforma online pubblica e gratuita dove si possano sottoscrivere in forma digitale le proposte di legge di iniziativa popolare e i referendum: due strumenti di democrazia diretta che +Europa si propone di riformare.

Termovalorizzatore, ITA e giustizia

+Europa è favorevole sia al termovalorizzatore di Roma sia all'installazione di nuovi impianti di rigassificazione, mentre è fortemente contraria ai condoni edilizi. Tuttavia, l'obiettivo primario per il partito di Bonino e Della Vedova è fissare un tetto al prezzo del gas a livello europeo. Contestualmente vuole “rafforzare la ricerca e la cooperazione scientifica sull’energia nucleare” e “sviluppare una politica energetica europea allineata con quella climatica”. Tra le varie proposte in materia di energia c'è la creazione di un deposito nazionale per tutti i rifiuti radioattivi.

+Europa propone di vendere ITA Airways, liberalizzare il mercato ferroviario regionale e il mercato dei diritti d’autore. Vuole, inoltre, “aumentare le licenze dei taxi ed equipararle con le altre forme di mobilità” (gli NCC) e portare a termine la riforma di Draghi sui balneari. Più in generale, i radicali puntano a “ridurre significativamente le partecipazioni pubbliche e aumentare il ricorso alle gare per i servizi pubblici locali”. Ma non solo. Promettono anche di ridurre i vincoli di orari di apertura e chiusura dei negozi e di liberalizzare i saldi.

Sul fronte giustizia, +Europa propone la separazione delle carriere, la drastica riduzione del numero dei magistrati fuori ruolo e il divieto di tornare in magistratura qualora il pm svolga incarichi elettivi di natura politica.

Vuole abolire le sezioni consultive del Consiglio di Stato, dei tribunali delle acque pubbliche e riportare il contenzioso al giudice ordinario o al giudice amministrativo. Intende quindi attuare una profonda riforma del sistema penitenziario così da migliorare le condizioni di vita dei carcerati e abbattere il tasso di suicidi.

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