Il Movimento 5 stelle è un partito ormai allo sfascio. Qualunque sarà la strada che Giuseppe Conte vorrà intraprendere mercoledì dopo le comunicazioni di Mario Draghi alla Camera, il M5s perderà sicuramente altri pezzi. Se sceglierà di non votare la fiducia a Draghi, ci sarà la fuoriuscita dell'ala governista, che molta probabilità andrà a rimpinguare ulteriormente le fila del gruppo di Luigi Di Maio. Se voterà la fiducia, invece, non solo perderà la fronda dura e pura, composta in larga parte dai senatori, ma tradirà anche la base del MoVimento, rimasta agli ideali di lotta e opposizione, che non concepisce un partito governista di Palazzo. Il "Sor Tentenna", com'è stato ribattezzato da Matteo Renzi, si trova in un cul de sac e sono i suoi stessi eletti a fargli notare che la sua gestione, soprattutto nell'ultimo periodo, è stata disastrosa.
Oggi, per il M5S "andare all'opposizione, vale a dire far cadere il governo, significa tornare soli contro tutti, a ululare alla luna". Questo è il monito di Massimo Bugani, assessore del M5s a Bologna col sindaco Pd Matteo Lepore, che ora avverte Giuseppe Conte offrendogli quel punto di vista oggettivo che all'avvocato probabilmente sta mancando, perché accecato dalle logiche elettorali per riconquistare qualche punto. E infatti, come analizza Bugani, con questa strategia kamikaze, magari si guadagna qualcosa nei sondaggi, "anche il 3 o il 4%" ma a quale prezzo? "Consegnando il Paese a Giorgia Meloni o forse a Renzi e Brunetta", spiega Bugani.
Giuseppe Conte forse sperava di entrare in un governo di unità nazionale in cui poter fare il bello e il cattivo tempo con l'arrivo di Mario Draghi. Ma le vicende hanno preso una piega diversa. "Quando entri in un governo che va da Leu alla Lega sai che non sarà l'esecutivo vicino a te", dice ancora Massimo Bugani, sottolineando come le considerazioni di Giuseppe Conte siano state sbagliate fin dall'inizio. L'assessore, e forse gran parte del M5s, sperava e si era illuso che con quella mossa si potesse costruire "un nuovo manifesto politico del centrosinistra, una nuova piattaforma dei progressisti, una nuova stagione che unisse la parte più matura del M5S a Pier Luigi Bersani, a Elly Schlein e alla parte non renziana del Pd". Tutte aspettative che sono state tradite dalle mosse dell'avvocato: "Si è vissuto essenzialmente nel Palazzo, e sui giornali, attraverso veline, comunicati e selfie su Instagram".
La sua analisi sul tracollo del Movimento 5 stelle è spietata e sincera: "Non c'è nessun partito che ha perso il 50% dei suoi eletti e che li ha persi in almeno 5 direzioni diverse come noi".
La crisi che Conte sta alimentando con l'irresponsabile Aventino di giovedì, che spianerebbe la strada a un'accelerazione della crisi, secondo Massimo Bugani è la "condizione perfetta perché la Meloni arrivi al 30%".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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