Unioni civili, la mossa del Pd: libertà di coscienza sulla stepchild adoption

Zanda bacchetta i suoi: "Non ci sia una deriva verso la roulette dei voti". E lascia, come Grillo con il M5S, libertà di coscienza sugli articoli che regolano la stepchild adoption e le norme sulle coppie di fatto. Ma i cattodem insorgono

Unioni civili, la mossa del Pd: libertà di coscienza sulla stepchild adoption

Libertà di coscienza su tre emendamenti al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Il presidente dei senatori piddì Luigi Zanda libera i parlamentari dem. Le tre proposte di modifica su cui il Pd lascia libertà di coscienza riguardano l'articolo 5, quello sulle stepchild adoption, e l'articolo 22, quello che contiene le norme sulle coppie di fatto. A questo punto, però, non è escluso che possano arrivare altre richieste per ottenere maggiore libertà di coscienza, soprattutto per quel che riguarda l'articolo 3 che disciplina diritti e doveri derivanti dall'unione civile tra persone dello stesso sesso.

"Sarebbe un danno per tutti se fossimo attori di una deriva verso una roulette sui voti". Aprendo l'assemblea dei senatori dem sulle unioni civili, Zanda rivolge le proprie raccomandazioni ai colleghi in merito all'ordine dei lavori in Aula. "La nostra responsabilità è molto superiore rispetto a quella degli altri gruppi", sottolinea il capogruppo piddì al Senato ricordando che "ora inizia la parte più difficile". Quindi, ricorda come si sia già parlato nel merito del ddl nelle precedenti assemblee. "L'ultima delle quali - sottolinea - conclusa con un voto molto importante all'unanimità del nostro gruppo". Tuttavia, la libertà di voto si è resa necessaria anche per il Pd. Dopo aver criticato pesantemente Beppe Grillo, Zanda ha concesso libertà sui tre emendamenti che rappresentano i tre grandi filoni di interventi. Tra questi le adozioni per le coppie omosessuali agitano maggiormente i dem. Da qui la decisione di dare ordini di scuderia sull'emendamento che sostituisce la stepchild adoption con l'affido rafforzato.

Per i cattodem gli emendamenti da sottoporre al voto di coscienza e quindi alla libertà di voto sono nove e non tre, come proposto da Zanda. Ad avanzare la controproposta, nell'assemblea dei senatori Dem, è il vice capogruppo Stefano Lepri, primo firmatario dell'emendamento che sostituisce la stepchild adoption con l'affido rafforzato.

"Le libertà di voto possono diventare anche 4 o 5 o più, purché la richiesta sia motivata", spiega Zanda ricordando come, "naturalmente, il gruppo dà indicazioni di voto e la libertà di voto" si ha rispetto all'indicazione del gruppo.

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