Gli Usa per il processo ma l'Onu è paralizzata, tocca alla Corte dell'Aia

Sale la pressione mondiale per perseguire lo Zar per l'invasione dell'Ucraina e il massacro di civili. La Cpi indaga, si va verso un tribunale speciale

Gli Usa per il processo ma l'Onu è paralizzata, tocca alla Corte dell'Aia

Cresce il coro di appelli a perseguire Vladimir Putin per l'invasione dell'Ucraina. Mentre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu qualsiasi azione legalmente vincolante è paralizzata dal diritto di veto della Russia, le richieste affinché il leader del Cremlino paghi per le atrocità nel conflitto sono rivolte soprattutto alla Corte Penale Internazionale, competente per i crimini di guerra e quelli contro l'umanità. Il tribunale con sede all'Aja ha aperto un'indagine sui possibili crimini di guerra commessi dopo l'attacco, come il bombardamento di ospedali e del teatro dove i bambini stavano cercando rifugio, insieme al sospetto uso da parte della Russia di bombe a grappolo. Secondo l'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani le cluster bomb sarebbero state usate in zone abitate, sulla città di Mykolaiv in almeno tre occasioni. Per Human Rights Watch quelli condotti a Mykolaiv «potrebbero equivalere a crimini di guerra», mentre il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan - che si è recato nel Paese per iniziare a raccogliere prove - ha sottolineato come «la legge è chiara su questo, è un crimine colpire intenzionalmente i civili» e «non c'è alcuna licenza per usare le bombe a grappolo o compiere attacchi sproporzionati in aree dove sono concentrati i civili».

Khan, però, ha anche ricordato che c'è un onere della prova e un processo che deve svolgersi. La Cpi ha definizioni specifiche di genocidio, crimini di guerra, crimini contro l'umanità. In particolare, prendere di mira le popolazioni civili e violare le Convenzioni di Ginevra potrebbero essere i potenziali crimini di guerra commessi dai russi. Secondo diversi esperti, inoltre, l'invasione russa dell'Ucraina costituisce un crimine di aggressione ai sensi del diritto internazionale. L'accusa principale contro gli alti dirigenti della Germania nazista al processo di Norimberga e del Giappone al processo per crimini di guerra di Tokyo era di «crimini contro la pace», ovvero l'inizio di una guerra di aggressione, e hanno portato alla condanna di oltre trenta autori. La Carta Onu del 1945 ha poi ulteriormente incorporato l'illegalità della guerra di aggressione (in opposizione alla guerra difensiva) nel diritto internazionale.

Ma come potrebbero procedere le indagini? La Corte penale internazionale, che ha giurisdizione sull'Ucraina, ha recentemente avviato un'indagine approfondita dopo che 40 Paesi hanno formalmente deferito la situazione al pm. Sebbene gli Stati Uniti non siano parte della Corte, potrebbero avere un ruolo importante da svolgere, soprattutto alla luce delle recenti affermazioni del presidente Joe Biden che ha definito Putin un criminale di guerra. Washington potrebbe coordinare la raccolta e la consegna di informazioni da molte fonti, inclusi rifugiati, immagini satellitari e intercettazioni elettroniche declassificate.

D'altronde, anche l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha spiegato che «stiamo lavorando con i nostri partner per raccogliere prove in modo da essere pronti a sostenere tutti gli sforzi compiuti per ritenere Putin e la Russia responsabili dell'orribile brutalità che hanno stanno imponendo al popolo ucraino. Attaccare le scuole, attaccare un edificio dove ci sono bambini, attaccare palazzi, aggredire le persone che fanno la fila per prendere il pane: tutto questo fa pensare a tutti noi che questi costituiscono davvero quelli che dovrebbero essere considerati crimini di guerra».

Inoltre, gli Usa potrebbero supportare l'Ucraina nella costruzione di casi di crimini di guerra contro soldati e ufficiali russi, e l'amministrazione Biden potrebbe immediatamente guidare un'iniziativa presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite affinché l'Onu stipuli un trattato con il governo di Kiev per istituire un tribunale speciale, organismo che sarebbe in grado di perseguire i crimini di aggressione commessi dai leader russi.

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