Vaccini, clima, Afghanistan I 100 leader a New York per l'Assemblea dell'Onu

Martedì il debutto di Biden. Draghi e Macron in video. Mosca e Pechino senza un ministro

Vaccini, clima, Afghanistan I 100 leader a New York per l'Assemblea dell'Onu

New York. Vaccini, cambiamento climatico e crisi in Afghanistan. Sono questi i temi caldi su cui i leader del mondo si confronteranno da domani durante la 76esima Assemblea Generale dell'Onu. Circa 100 capi di stato e di governo sono in arrivo a New York per partecipare di persona all'appuntamento annuale, che nonostante le preoccupazioni per il Covid torna almeno in parte al quartier generale sull'East River dopo la versione tutta virtuale del 2020 a causa della pandemia.

Al Palazzo di Vetro ci sarà Joe Biden, che debutta martedì sul podio delle Nazioni Unite da presidente Usa cercando di rassicurare il mondo sul fatto che l'America è ancora un leader affidabile sulla scena internazionale dopo il caotico ritiro dall'Afghanistan. Ad accompagnarlo, il segretario di stato Antony Blinken. E ancora ci sarà il re Abdullah II di Giordania, il presidente del Brasile Jair Bolsonaro (sfidando le autorità di New York che vogliono la prova della vaccinazione, mentre lui non è immunizzato). Presenti anche il leader del Venezuela Nicolas Maduro, il premier del Giappone Yoshihide Suga, dell'India Narendra Modi, del Regno Unito Boris Johnson, della Turchia Recep Tayyip Erdogan e di Israele Naftali Bennett, così come i vertici dell'Ue, con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l'alto rappresentante per gli Affari Esteri Josep Borrell.

Decisamente di basso profilo la presenza di Russia e Cina, che non invieranno neppure i ministri degli Esteri Serghiei Lavrov e Wang Yi. A guidare la delegazione italiana è il titolare della Farnesina Luigi Di Maio. Il premier Mario Draghi invierà un video messaggio al dibattito generale, così come il presidente francese Emmanuel Macron. Il nuovo leader iraniano Ebrahim Raisi non sarà a Manhattan, ma a rappresentare Teheran ci sarà il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.

Avvolta dal mistero è invece la partecipazione di Birmania e Afghanistan: ma non è ancora chiaro chi parlerà l'ultimo giorno dei lavori (27 settembre) visto che l'ambasciatore birmano è contestato dalla giunta militare e quello afghano era stato nominato dall'ex governo di Ghani.

Prima dell'apertura del dibattito in Assemblea Generale protagonista è il clima, con il vertice globale a porte chiuse organizzato domani dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e dal premier Johnson per aumentare la mobilitazione degli stati in vista della Cop26 in Scozia. Al centro dei lavori è poi la situazione in Afghanistan, che verrà discussa in numerosi incontri, formali e informali. Il 22 settembre è in programma una riunione virtuale dei ministri degli Esteri del G20 (propedeutica a quella che Draghi vuole organizzare a livello di leader dopo l'Assemblea Generale Onu) per trovare una strategia comune. Sempre mercoledì è previsto un incontro sul dossier afghano tra i capi della diplomazia dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza - Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna - in versione ibrida visto che i delegati di Mosca e Pechino non sono a New York.

Per il dossier Libia, il 22 ci sarà un incontro organizzato da Germania, Francia e Italia con

Guterres per discutere il calendario delle prossime elezioni e il ritiro dei mercenari stranieri. Sul fronte covid e vaccini, sempre mercoledì, Biden ospita un vertice virtuale sulle misure concrete per porre fine alla pandemia.

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