Vaccino e scudo per i medici. Stop alle Regioni sulle scuole

Oggi il dpcm. Confermato il lockdown a Pasqua, restrizioni fino al 3 maggio. Vietato chiudere le classi

Vaccino e scudo per i medici. Stop alle Regioni sulle scuole

Un colpo al cerchio e uno alla botte: il presidente del Consiglio Mario Draghi media tra il fronte rigorista nel governo (Speranza-Franceschini) e la truppa degli aperturisti (Lega-Fi): oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri approda il decreto che proroga le misure anti-Covid in scadenza il prossimo 6 aprile. Si tratta fino all'ultimo istante, per trovare un punto di caduta tra le due anime della maggioranza. Il decreto conferma l'impianto del precedente Dpcm ma introduce tre importanti novità: lo scudo penale per i medici che somministrano vaccino, l'obbligo di vaccinazione per i sanitari e il divieto imposto ai governatori di chiudere scuole in contrasto con una norma nazionale. La durata: il provvedimento introduce restrizioni dal 7 aprile e al 3 maggio. Altra novità è il via libera al meccanismo che prevede la possibilità di allentare le misure anti contagio in relazione a un eventuale miglioramento dei dati. Non c'è una data, ma tutto è legato all'andamento della curva. Forza Italia porta a casa lo scudo penale per i sanitari. Riapertura delle scuole: c'è il via libera al ritorno in classe fino alla prima media nelle Regioni in fascia gialla e rossa. Il decreto dovrebbe confermare nelle aree arancioni la presenza fino alla terza media e la didattica a distanza al 50% per le superiori. Sulla parte scuole, è in arrivo un altro cambiamento: sarà inserita una norma che vieta ai governatori regionali di chiudere le scuole fino alla prima media, a prescindere dalla fascia di colore in cui la loro Regione sarà inserita, di volta in volta, in base ai dati epidemiologici. Il secondo provvedimento anti-Covid dell'era Draghi conferma in blocco la chiusura di parrucchieri, barbieri e centri estetici in zona rossa. Resta invariato lo stop a piscine, palestre e scuole di danza. Si discute, il nodo sarà sciolto questa mattina, sull'ipotesi di rivedere la chiusura di cinema, musei e teatri. L'Italia non avrà zone gialle o bianche, nell'attuale bozza del decreto, per tutto il mese di aprile: le Regioni saranno suddivise in fascia rossa e arancione. Ma se i dati migliorano, c'è il passaggio in fascia gialla o bianca. Il governo conferma il coprifuoco dalle 22 al 5 del mattino. Bar e ristoranti resteranno aperti fino alle 22 solo per asporto e consegna a domicilio. L'esecutivo conferma il lockdown pasquale: dal 3 al 5 aprile tutta l'Italia sarà zona rossa. Divieto di lasciare il comune di residenza salvo comprovate esigenze. Per quanto riguarda gli spostamenti, il nuovo decreto proroga il divieto di spostamento tra regioni. Sarà possibile spostarsi in altre regioni soltanto per comprovate necessità di salute, lavoro e urgenza esibendo l'autocertificazione. Sarà, quindi, possibile raggiungere le seconde case anche durante le festività di Pasqua e Pasquetta sia in zona rossa che arancione, a patto che l'immobile sia di proprietà di un membro del nucleo familiare che si sposta o in affitto a lungo termine e con contratto stipulato prima del 14 gennaio. Lo spostamento rimane limitato al nucleo familiare convivente senza amici o parenti. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile viene consentito lo spostamento, in zona rossa, una sola volta al giorno, per recarsi presso un'altra abitazione privata all'interno della stessa regione, dalle 5 alle 22 per un massimo di due persone.

Nel provvedimento dovrebbe rientrare anche una deroga alle regole ordinarie per il concorso in magistratura. E infine la norma per rendere obbligatoria la vaccinazione per il personale sanitario. Sulle sanzioni, in caso di mancata vaccinazione, non c'è ancora intesa.

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