La veglia per Elisabetta Carlo "silura" Harry (e lo fischiano in Galles)

I duchi del Sussex fuori dal ricevimento di Stato. Prime contestazioni al nuovo sovrano

La veglia per Elisabetta Carlo "silura" Harry  (e lo fischiano in Galles)

Londra. Tutti insieme appassionatamente. Al terzo giorno di camera ardente, l'attenzione del mondo non è più la defunta Regina, ma la folla che ha travolto Londra per andare a renderle omaggio. Alle 10 del mattino, il tempo stimato di fila da fare per riuscire a trascorrere quei due minuti di media davanti al feretro della sovrana più amata era di 16 ore, ma ci sono stati momenti in cui sono diventate 24, eppure nessuno ha desistito. La marea umana di sudditi provenienti da ogni dove ha continuato ad aumentare, a dispetto delle temperature quasi invernali della notte, della stanchezza, a volte dell'abbigliamento improprio scelto per la maratona celebrativa.

«La signora vicino a me ha le scarpe con i tacchi alti!» ha twittato con sconcerto Jules Birkby, arrivato da Leeds insieme alla madre giovedì notte è rimasto in fila per ben 16 ore. «Solo» 12 ore e mezzo di attesa invece per Johanna e Alberto, che hanno deciso di recarsi a Westminster Hall «perché volevamo render rispetto alla Regina, ma anche perché si tratta di un evento storico unico e abbiamo pensato che sarebbe stato bello esserne parte». E in realtà è questo, alla fine, che ha mosso le persone, quei sudditi divenuti per una volta protagonisti più importanti dei Reali, assieme alla necessità di sentirsi di nuovo comunità legata da un senso di appartenenza. E poco importa se le ambulanze londinesi da mercoledì a oggi hanno dovuto occuparsi di 710 persone, di cui 81 sono state ricoverate in ospedale perché c'è chi è collassato o svenuto e chi è caduto battendo la testa per lo sfinimento, la disidratazione. Quello che importa è l'atmosfera descritta da una signora, come «inclusiva, amichevole, gli sconosciuti che chiacchierano amabilmente, il vicino che ti offre una tazza di tè». Eppoi ci sono le visite a sorpresa del nuovo Principe di Galles, William e del Re Carlo unitisi sul ponte di Lambeth alla folla in delirio. «Dai che sei quasi a metà strada» dice sorridendo il primogenito di Diana ad un bambino estasiato. «Spero che non si sia congelato troppo» commenta con un sorriso partecipe Carlo parlando con uomo in giacca pesante. Infaticabili, ma è il meno che tutti si aspettano da loro, questi Reali impegnati a conquistare quanti più sudditi possono, sono parte integrante dello spettacolo gratuito offerto alle telecamere di tutto il mondo. La crisi economica però, scatena la protesta di qualcuno come l'uomo che a Cardiff ha urlato a Carlo: «Fatichiamo a scaldarci e dobbiamo pagare per la tua parata. Non sei il mio re».

A riportarlo al sorriso una signora, che gli ha regalato una penna sfera. «Nel caso le servisse» gli ha detto, ricordando la stizza mostrata dal monarca nei giorni scorsi a causa di una stilografica malfunzionante. Intanto su ebay, i sudditi più scaltri hanno già trovato un sistema per pagare le prossime bollette del gas e vendono anche a 200 sterline il braccialetto usato per partecipare alla fila. Ieri, Kate e William sono stati insieme a Carlo e Camilla al pranzo a Buckingham Palace offerto ai governatori dei Paesi del Commonwealth, mentre sembra essere stato cancellato l'invito di Harry e Meghan alla cena di questa sera riservata ai politici e capi di Stato di tutto il mondo.

La spiegazione è ovvia; l'evento è riservato soltanto ai «Reali in servizio» e loro non lo sono più, come non lo è neppure il principe Andrea. Ad Harry tuttavia, ieri sera è stato concesso dal padre di presenziare in uniforme alla veglia della nonna, insieme al fratello e ai cugini. Oggi le ultime prove, prima del gran finale.

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