New York. Lo spettro della violenza piomba sulla politica americana dopo che Paul Pelosi, il marito della speaker della Camera Nancy Pelosi, terza carica del paese, è stato assalito con un martello da un uomo entrato nell'abitazione della coppia a San Francisco. L'82enne è ricoverato in ospedale e alcune fonti hanno detto che è stato operato al cervello, mentre il portavoce della speaker, Drew Hammill, ha solo fatto sapere che «sta ricevendo un'eccellente assistenza medica e dovrebbe riprendersi completamente».
Hammill ha spiegato che Nancy Pelosi non era in casa al momento dell'attacco, avvenuto poco prima delle due e mezzo di mattina di ieri, ma si trovava a Washington. Le forze dell'ordine stanno indagando sulle motivazioni dell'assalto, e per ora non hanno fornito indicazioni su cosa abbia portato alla brutale aggressione o se sia stata motivata politicamente. Una fonte, tuttavia, ha fatto sapere che prima dell'attacco, l'uomo che ha colpito Paul Pelosi ha cercato di legarlo dicendo «ora aspettiamo Nancy», e poi ha urlato: «Dov'è Nancy, dov'è Nancy?».
Il capo della polizia di San Francisco, William Scott, ha affermato che quando gli agenti sono arrivati nell'abitazione dopo aver ricevuto una chiamata per un controllo, sia Pelosi che il sospetto sembravano impugnare un martello, poi l'aggressore lo ha afferrato aggredendo il marito della speaker davanti ai poliziotti. Gli agenti sono riusciti subito a disarmare l'uomo, un 42enne identificato come David Depape, che ora si trova in custodia della polizia. Secondo la Cnn il soggetto ha postato online diversi video con teorie cospirazioniste sulle elezioni del 2020, sulla commissione che indaga sull'attacco del 6 gennaio e sul covid. Secondo le prime ricostruzioni, Depape è entrato nella residenza dei Pelosi nell'esclusivo quartiere di Pacific Heights dal retro. Visto che la speaker non era in casa, non erano presenti le guardie del corpo, ma gli agenti dell'ufficio locale della polizia del Campidoglio «sono rapidamente arrivati sulla scena». Quindi, gli investigatori della Capitol Police sono stati inviati in California della East Coast per assistere l'Fbi e le forze dell'ordine di San Francisco in «un'indagine congiunta». La portavoce della Casa Bianca, Karine Jeanne-Pierre, ha fatto sapere in una nota che «il presidente Joe Biden prega per Paul Pelosi e per tutta la famiglia, questa mattina ha chiamato la speaker per esprimere il suo sostegno dopo l'orribile attacco, ed è molto contento che ci si aspetti un pieno recupero». Inoltre, «continua a condannare ogni violenza». Mentre il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, si è detto «disgustato e inorridito».
Nell'ultimo periodo numerose figure politiche di alto livello di entrambi i partiti hanno subito minacce, atti vandalici, molestie e aggressioni. La stessa Pelosi è stata in diverse occasioni oggetto di violenti attacchi politici e all'inizio del 2021, subito prima dell'attacco a Capitol Hill del 6 gennaio, la loro casa di San Francisco è stata vandalizzata con dei graffiti mentre sul marciapiede è stata lasciata la testa di un maiale. E in occasione dell'invasione del Campidoglio i fan di Donald Trump hanno vandalizzato il suo ufficio in Congresso.
Pelosi - che secondo indiscrezioni potrebbe assumere il ruolo di ambasciatrice a Roma nel caso i democratici perdessero il controllo della Camera dopo le elezioni di Midterm - e il marito, investitore immobiliare e tecnologico, si sono incontrati alla Georgetown University di Washington, si sono sposati nel 1963 e hanno cinque figli.
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