Ma lo sapevate che Barack Obama si faceva le canne? No? Neppure io. Ora lo sapete, o forse no. Forse che sì forse che no, direbbe D'Annunzio. Perché resteremo con il dubbio. Voglio dire: ci sono dei protocolli che tra capi di Stato si seguono, per esempio non fare pettegolezzi pubblici su incontri riservati, ma questo non vale per Matteo Renzi, intervistato da Francesco Verderami per il Corriere della Sera. Intervista piena di aneddoti, retroscena, retroscena di retroscena, come fossimo al bar, dall'estetista, dal parrucchiere. Perché si sa che a Renzi piace parlare, raccontare, raccontarsi, e a un certo punto ti dice tutto. Un po' come lo Spetteguless del mio amico Antonio Ricci, genio di Striscia la notizia, solo che Ricci non fa politica, e neppure parla con Obama.
C'è la volta in cui Renzi decide di non rispondere più a Obama, per esempio. Il povero Obama lo chiamava insistentemente, ma Renzi non rispose per sei ore (un po' come si fa tra fidanzati per far indispettire l'altro), e al che Renzi, sempre secondo Renzi, gli disse che voleva essere rispettato, altrimenti erano cavoli amari. Dopodiché «non accadde mai più». Renzi dette a Obama una bella lezione, e gli spiegò anche, sembra, come funziona la politica internazionale.
Tuttavia la parte più bella viene alla fine dell'intervista di Verderami a Renzi, quando il portavoce di Renzi, Filippo Sensi, scattò una foto a Matteo e Barack soli su una terrazza, e da quello «scatto equivoco» (no, non si stavano baciando) i media iniziarono a ricamare sul fatto che Obama avesse ripreso a fumare, «ma aveva promesso a sua moglie che non avrebbe fumato più» (e ti metti a fumare davanti a Renzi, ma sei scemo? Ti è andata bene in tutto il mondo e ti metti a fumare davanti a Renzi dopo avergli detto che tua moglie non deve saperlo?).
Ecco, qui viene fuori il meglio del Matteo Renzi Spetteguless, quando dice a Verderami: «Sa che non ricordo se fossero davvero sigarette?». Insinuando, già che c'è, che non solo Obama avesse ripreso a fumare sigarette, ma si facesse le canne.
Che non è proprio elegantissimo e istituzionale da dire, però Matteo si sente un leader molto meglio di Obama, quasi fosse il compagno di scuola intelligente di Obama stanco di far copiare i propri compiti a Obama e a un certo punto decide di spifferare alla mamma di Obama che il figlio si fa le canne.
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