S'intitola Il dito nell'occhio il sermone che Nichi Vendola pubblica ogni domenica sul sito internet di Michele Santoro. Pur essendo distante dalla Chiesa cattolica come la Terra da Plutone, l'ex governatore pugliese se la prende con Benedetto XVI e la sua riflessione sulla pedofilia nella Chiesa. Ratzinger viene definito l'«anti-Papa» e perciò crocifisso per lo «sguardo luciferino», la «fede marziale e cingolata», le «prediche omofobe e tradizionaliste» e per «un testo che vale quanto un manuale per esorcisti». Di Vendola si conoscevano i ragionamenti astrusi. Ora viene a galla anche la vocazione da Savonarola a buon mercato, piena di livore verso un novantaduenne (il compleanno è oggi: auguri, papa Benedetto!) che ha il torto di avere messo per iscritto una serie di appunti.
A fare indispettire Vendola è il fatto che Ratzinger imputi al Sessantotto la rivoluzione sessuale che ha fatto precipitare anche la Chiesa nel lassismo morale. Naturalmente, l'ex leader di Rifondazione non ha letto il testo di Ratzinger e accusa il pontefice emerito di lesa maestà per aver osato criticare i guru sessantottini Marcuse, Mao, Sartre e la beat generation, in realtà mai citati. Vendola carica a testa bassa la «sacrale malafede», il «nostalgico dell'Inquisizione», la «dottrina ebbra di dogmi e ignara delle pene e delle speranze dell'umanità». Soprattutto, guai a toccare l'omosessualità, «che forse è un peccato, forse semplicemente una delle possibili forme d'amore».
Povero Benedetto XVI. Già gli tocca sopportare certi teologi i quali hanno sollevato il sospetto che non sia nemmeno lui l'autore del documento; ora gli tocca subire anche il rancore bilioso di un ex politico che gli imputa di aver ordito «una chiamata alle armi contro papa Francesco» dal basso delle sue «scarpette rosso Prada». Ecco il vertice della prosa vendoliana: Ratzinger è il diavolo che veste Prada, e non un povero diavolo, ma un satanasso ammantato nel «candore verginale della tonaca».
Vendola invece scrive dall'alto di una paternità ottenuta negli Stati Uniti pagando una donatrice di ovuli, una affittuaria di utero e una clinica specializzata. Ma si sa, a differenza dei tori, Nichi vede rosso anche senza che davanti al naso gli venga sventolata la banderilla. E ha pure un «dito nell'occhio».
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