In ventiquattr'ore 84 persone. A Lampedusa emergenza continua

Due sbarchi tra venerdì e sabato. E l'hotspot non si svuota

In ventiquattr'ore 84 persone. A Lampedusa emergenza continua

Due sbarchi in sole ventiquattr'ore a Lampedusa. Sono 84 gli immigrati giunti nell'isola tra venerdì e sabato e ospitati all'Hotspot di contrada Imbriacola. Tra loro ci sono anche i tre unici superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto a 50 chilometri a nord est dalla Libia, costato la vita a 117 persone, che erano partite giovedì a bordo di un gommone sgonfiatosi a circa undici ore di navigazione. I passeggeri sono morti annegati, mentre i tre naufraghi sono riusciti a trovare un appiglio fino all'arrivo dei soccorsi italiani.

I tre stranieri, che sono di origine subsahariana e sono tutti maggiorenni, prima di essere accolti nell'Hotspot di Lampedusa, sono stati portati al Poliambulatorio, perché erano in stato di ipotermia, essendo stati in acqua circa tre ore prima di venire recuperati dai soccorritori, ed erano in stato di choc per la tragedia che si era consumata dinanzi ai loro occhi e che sono riusciti a schivare per miracolo. Dopo le prime cure del caso, sono stati trasferiti nella struttura di prima accoglienza, dal momento che i medici ne hanno constatato un veloce recupero.

Sabato sono arrivati nell'isola anche altri 13 immigrati. Sono approdati all'alba al molo Favarolo. Soltanto ventiquattr'ore prima erano giunti altri 68 stranieri, di nazionalità pachistana ed egiziana, che sono stati raccolti in mare dalla nostra Capitaneria di porto. Quest'anno è sbarcato sulle nostre coste oltre l'80% di immigrati in meno rispetto al 2017 e oltre l'87% in meno rispetto al 2016, flussi considerevoli, dunque, che, dopo la chiusura dei porti da parte dell'Italia, sono confluiti verso la Spagna.

L'Hotspot di Lampedusa non è mai stato vuoto neanche dopo la chiusura ufficiale per effettuare i lavori di ristrutturazione dei locali, mantenendo un'area aperta per consentire le emergenze, che di fatto non sono mai mancate nel corso dell'estate appena trascorsa. L'area aperta della struttura di prima accoglienza, infatti, è stata sempre satura di ospiti. Nel settembre del 2018 lo confermava al Giornale il sindaco dell'isola, Totò Martello, che sottolineava come su 90-100 posti disponibili nella struttura di contrada Imbriacola a Lampedusa, si fosse sforato diverse volte nel corso dell'estate, quando Lampedusa è risultata addirittura la terza meta per sbarchi nel 2018, con 2488 immigrati arrivati, preceduta soltanto dalla città di Catania, che aveva registrato 2691 nuovi stranieri arrivati nel suo porto, e da Pozzallo, che si attestava come il primo porto di sbarco e di prima accoglienza.

Il 2018 è stato per Lampedusa l'anno di approdo dei tunisini in particolare, che hanno spesso creato problemi, risolti in parte cercando di velocizzare i trasferimenti in altre strutture di accoglienza: il trasloco dovrebbe avvenire entro 48 ore dall'arrivo, ma tante volte i tempi si allungano.

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