Lo slogan resta sempre "meno tasse per tutti". Matteo Renzi tira dritto con la legge di Stabilità: conferma che le tasse sulla prima casa non le toglierà proprio a tutti, che il tetto al contante sarà alzato nonostante la minoranza dem e che, pur di andare fino in fondo, è anche disposto a metterci la fiducia. Tanto per cambiare. Il fatto è che il premier non si fa tanti problemi sui numeri, nemmeno al Senato dove è più debole. Il nuovo innesto potrebbe essere proprio Denis Verdini. "Per ora non entra nella maggioranza - mette in chiaro a Otto e mezzo - ma da qui al 2018...".
Il testo della legge di Stabilità devrebbe arrivare nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella già "nelle prossime ore". Non ci dovrebbero essere grandi novità rispetto alle misure illustrate dal premier stesso in conferenza stampa la scorsa settimana. Non cambia, per esempio, l'innalzamento del limite al contante a 3.000 euro. "Su questo - avverte Renzi - siamo pronti anche a mettere la fiducia". Mentre cambia, come è già trapelato nelle scorse ore, l'abolizione delle tasse sulla prima casa. Che non varrà proprio per tutti. Alla fine Renzi ha ceduto ai pasdaran della minoranza piddì. "Quando si è capito come stavano le cose sui castelli mi si è illuminata la lampadina - spiega - ma non potevo immaginare che il dibattito intorno alla legge di stabilità fosse tutto intorno ai castelli". Intanto, il testo della legge di Stabilità non è arrivato in parlamento. E circolano bozze che confermano la patrimoniale sulla casa.
Sembra infatti che per chi possiede una seconda abitazione i Comuni potranno aumentate l’aliquota Tasi. Ma il premier continua ad assicurare: "Chi paga le tasse nel 2016 ne pagherà di meno. Non consentiremo a nessun comune e a nessuna regione di alzare le tasse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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