Il video disperato della principessa Latifa: "Mio padre mi tiene ostaggio, voglio la libertà"

La registrazione dal bagno, unico posto dove poteva chiudersi a chiave

Il video disperato della principessa Latifa: "Mio padre mi tiene ostaggio, voglio la libertà"

«Ho paura per la mia vita e mio padre mi tiene in ostaggio». È il messaggio drammatico della principessa Latifa Al Maktoum agli amici, contro suo padre, il sovrano di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktoum. La storia di Latifa è travagliata. La principessa che ora ha 35 anni aveva già tentato di scappare a 16 anni, ma riesce a farlo solo nel 2018, dopo aver contattato il businessman francese Herve Jaubert nel 2011 e pianificato la fuga. Ad aiutarla anche Tiina Jauhiainen, la sua insegnate di capoeira, arte marziale brasiliana. Nel 2018 le due fuggono su un gommone e varcano le acque internazionali dove ad aspettarle c'è Jaubert su uno yacht con bandiera americana. Ma 8 giorni dopo al largo della costa indiana un commando del sovrano ferma la corsa lontano dall'emirato. E Latifa è riportata in patria - con la forza - da uomini del padre.

In questo nuovo video la principessa racconta come sia stata rapita, drogata trasferita immediatamente a casa su un jet privato. Gli Emirati e Dubai hanno subito rassicurato che Latifa è al sicuro e protetta dalla famiglia. Ma l'ex inviata delle Nazioni Unite May Robinson ha descritto Latifa come «una giovane ragazza turbata» dopo averla incontrata nel 2018 e ha denunciato la famiglia che l'avrebbe «orribilmente ingannata». Robinson ha poi chiamato la comunità internazionale ad interessarsi del caso. «Continuo ad essere molto preoccupata per Latifa. Le cose non sono cambiate e io ritengo che bisognerebbe indagare sulla sua condizione». Latifa ha registrato i video diversi mesi dopo la sua cattura da parte degli agenti del padre, in un bagno chiusa a chiave.

Nelle clip oltre a parlare del suo sequestro, racconta di come sia stata sedata e trasportata a Dubai addormentata. Rivela poi di essere stata rinchiusa da sola in una villa con finestre e porte sbarrate e sorvegliata dalla polizia. Il racconto è stato reso pubblico dai promotori della campagna Free Latifa. Hanno spiegato che la ragione per cui hanno deciso di rilasciare ora i messaggi di Latifa è perché sono molto preoccupati per la sua sicurezza. Ma già prima del suo tentativo di fuga nel 2018, Latifa aveva registrato un altro filmato poi postato su YouTube dopo la sua cattura. «Se stai guardando questo video, questa non è una buona cosa, o sono morta oppure mi trovo in una situazione molto, molto, molto brutta», spiegava.

Non è il primo caso in famiglia. La matrigna di Latifa nel 2019 - la principessa Haya Bint Al Hussain - era scappata a Londra con i suoi due figli. Latifa e Haya sono state presentate dall'emiro come affette da disordine bipolare. Una condizione di cui - secondo l'inviata dell'Onu - non soffrono.

Il padre di Latifa è uno degli uomini più ricchi del mondo e oltre a essere sovrano di Dubai è anche vice-presidente degli Emirati Arabi Uniti. Ma il denaro a volte non basta per mettere tutto a tacere o avere una vita invidiabile.

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