In attesa che parta il piano europeo di relocation (rilocazione) di 40mila immigrati dall’Italia, il Viminale cerca con urgenza altre soluzioni d’accoglienza per i clandestini che continuano a sbarcare. Una circolare inviata a tutti i prefetti indica complessivamente in 20mila i posti da reperire tra le varie regioni. "Noi abbiamo oggi nel sistema di accoglienza 95mila migranti - spiega il ministro dell’Interno, Angelino Alfano - i 20mila di cui si sta parlando sono altri 20mila di cui si cerca la collocazione in riferimento al fatto che possono accadere nuovi sbarchi".
Nei centri governativi, nelle strutture temporanee e nei posti Sprar (Sistema di accoglienza per richiedenti asilo) c'è il tutto esaurito. Visto il susseguirsi degli arrivi, si rende così necessario individuare ulteriori soluzioni di ospitalità. Lo schema che si seguirà per i nuovi posti è quello stabilito dall’accordo dello scorso anno tra Stato e Regioni che prevede un’equa distribuzione in base a parametri condivisi. In testa per numero di immigrati accolti c’è sempre la Sicilia che, dopo le ultime misure adottate da Alfano per punire le Regioni del Nord, è scesa al 15% del totale. La Lombardia, invece, è salita al 13%. Non stupisce, dunque, che la Lega Nord continui ad opporsi alle richieste di accoglienza.
In diverse zone del Paese la polemica è già infuocata. E la nuova circolare di Alfano non fa che aumentare, se possibile, il malcontento. Che al Viminale rimane inascoltato. "I governatori che si oppongono all’accoglienza dei migranti complicano inutilmente la vita - tuona Alfano ai microfoni del Gr1 Rai - siccome questa questione non è eludibile e cioè non si può superare dicendo di 'no', alla fine si creano maggiori disguidi nei confronti dei cittadini proprio nelle Regioni in cui i presidenti creano complicazioni".
Dopo l’appello di papa Francesco diverse parrocchie sul territorio si stanno organizzando per ospitare i profughi.
"Siamo davanti - dice il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco - ad una svolta epocale, il Sud del mondo si sta muovendo e l’obiettivo del mondo intero deve essere quello che la gente non debba essere costretta da guerre o povertà a lasciare le proprie terre". "Questa - aggiunge - è una sconfitta di tutto il mondo, o si è solidali tutti o si affonda tutti". Ma la maggior parte degli italiani la pensa diversamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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