Sono 155 gli immigrati giunti in Italia nei primi 21 giorni dell'anno, 2.575 in meno rispetto agli sbarcati nello stesso periodo nel 2018. Vuole dire il 94,32% in meno rispetto al 2018 e il 93,52% in meno rispetto al 2017 secondo i dati del Viminale. I porti siciliani, però, non sono stati esenti dagli arrivi di stranieri, approdati sia con le navi dei soccorritori che con propri barchini, negli sbarchi fantasma, che, nel 2018, hanno caratterizzato molti degli sbarchi a Lampedusa e nell'Agrigentino (da cui l'isola dipende). «Con buona pace del ministro dell'Interno Salvini, il porto rimane aperto e anche il centro d'accoglienza che doveva essere chiuso due anni fa dice il sindaco dell'isola, Totò Martello - Pochi giorni fa la Guardia costiera ha soccorso 68 extracomunitari, e altri 13 tunisini sono arrivati su una barca», e a questi si sono aggiunti i tre superstiti dell'ultimo naufragio. Martello sottolinea come il numero di sbarchi nel 2018 sia stato superiore rispetto all'anno precedente. È proprio da Lampedusa che giunge un duro attacco alla sinistra. A sferrarlo è Pietro Bartolo, medico dell'isola, protagonista di Fuocammare. «Mentre cento migranti, tra cui donne e bambini, vengono riportati in Libia, dove vanno incontro a morte certa e a torture dice - qui abbiamo solo gente che pensa a fare le liste alle Europee e alle poltrone e perde di vista la realtà». La stessa protesta riferita ai 100 migranti riportati in Libia dagli operatori della Ong Alarm Phone: «Si sono resi conto che stanno tornando in Libia e dicono che preferirebbero uccidersi piuttosto che sbarcare. Era stato detto loro che sarebbero venuti in Italia».
Sui migranti interviene l'Oms per sfatare, nel suo Rapporto sulla salute dei rifugiati e dei migranti nella regione europea, redatto con l'Istituto nazionale per la Salute, la migrazione e la povertà, quella che ritiene una falsa
convinzione. «Esiste un rischio molto basso che trasmettano malattie infettive». Hanno complessivamente una buona salute, «ma sono esposti al rischio di ammalarsi durante la transizione o il soggiorno nei paesi di accoglienza».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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