Berlino fa la voce grossa. E Angelino Alfano si adegua. Dopo la tirata d'orecchie del ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere, il Viminale ha infatti emanato una circolare interna a prefetti e questori per denunciare "il mancato fotosegnalamento di numerosi migranti che, dopo essere giunti in Italia, proseguono il viaggio verso i Paesi del Nord Europa". Alla ramanzina fa seguito l'obbligo di prendere le generalità e le impronte digitali a tutti gli immigrati che arrivano nei centri di prima accoglienza. In questo modo i clandestini, che lasceranno l'Italia, verranno rispediti immediatamente nel Belpaese.
"L'Italia rispetti gli obblighi imposti dalle norme Ue - ha tuonato nei giorni scorsi la Germania - non ha completamente registrato gli arrivi e non ha preso alcuna impronta". Subito sull'attenti, Alfano si è attivato per placare l'ira dei tedeschi: ha preso carta e penna e ha scritto a prefetti e questori. Perché quello che ha denunciato de Maiziere è vero: molto spesso l'Italia aggira gli obblighi imposti dalla normativa europea secondo cui spetta al primo Paese di approdo dell'Eurozona farsi carico di gestire le domande dei richiedenti asilo. Una norma folle che obbliga, poi, l'immigrato a restare in quel Paese. I centri di prima accoglienza del Belpaese preferiscono, invece, lasciare allo straniero la libertà di chiedere asilo nel Paese che preferisce. Il più delle volte i nuovi arrivati preferirebbero, infatti, andare nei Paesi del nord Europa dove il welfare garantisce uno stile di vita migliore.
Con la circolare riservata spedita nei giorni scorsi, Alfano si china alla normativa Ue e obbliga prefetture e questure a seguirla
pedissequamente. In questo modo, chi sbarcherà in Italia non potrà più lasciarla. E chi dovesse alzare i tacchi e muoversi verso un altro Paese dell'Unione europea, se beccato, verrà subito rispedito in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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