"Abbiamo votato al Parlamento europeo per difendere la produzione vinicola, un'eccellenza italiana portabandiera della nostra nazione nel mondo. Dobbiamo promuovere il consumo responsabile, senza criminalizzare il vino o favorire i nostri competitor". Con queste parole il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, esulta per il risultato ottenuto dai popolari nel voto di ieri, al Parlamento europeo, sul report della commissione speciale Beca sulla lotta al cancro.
La prima bozza del documento, infatti, nel capitolo dedicato alla prevenzione dei tumori, equiparava uso e abuso di alcol e ipotizzava di contrassegnare gli alcolici con etichette allarmistiche per limitarne il consumo. Un’impostazione, quella sostenuta da Socialisti e Democratici e Verdi, che rischiava di penalizzare i produttori. Il dossier, infatti, contiene le linee guida che la Commissione europea dovrà seguire per definire le politiche volte a limitare l’incidenza dei tumori in Europa. Far passare il messaggio che il vino sia un prodotto cancerogeno tout court, quindi, avrebbe aperto la strada a tutta una serie di rischi per la filiera vinicola italiana, leader mondiale nella produzione ed esportazione di vini Dop e Igp.
Per questo, con l’approvazione degli emendamenti presentati dai Popolari europei per inserire nel testo il concetto di "consumo nocivo" di alcol e sostituire le "avvertenze per la salute" in etichetta con "informazioni su un consumo moderato e responsabile", i produttori italiani hanno tirato un sospiro di sollievo. "Abbiamo ottenuto un risultato straordinario: tutti gli emendamenti che puntavano a tutelare il vino e il settore vitivinicolo in Italia e in Europa sono stati approvati dal Parlamento europeo, quindi il documento sulla lotta al cancro è molto più equilibrato, molto più efficace perché si distingue tra uso e abuso di vino", ha detto da Strasburgo il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, durante un punto stampa al Parlamento europeo.
"E grazie al lavoro dei nostri parlamentari – ha aggiunto - è scomparso anche il termine Nutriscore che rappresentava un altro attentato alla dieta mediterranea". Tajani ha poi espresso soddisfazione per un testo definito "importante”, che "dà un messaggio positivo a tutti coloro che sono malati di tumore ma dà anche un messaggio positivo a chi produce vino, parte integrante della dieta mediterranea". L’ex presidente del Parlamento Ue ha ricordato l’impegno della delegazione di Forza Italia e del Ppe sul dossier relativo al vino: "I nostri emendamenti hanno raccolto grande consenso anche tra le altre forze politiche".
"Bisognava evidenziare la chiara distinzione tra uso e abuso. Chiaramente, nei nostri emendamenti non abbiamo assolutamente detto che l'alcol non è un problema. Ci rendiamo ben conto che l'alcol può essere un problema, l'abuso è un grave problema per la salute e su questo non c'è dubbio. Però tra questo e uno uso moderato dell'alcol c'è una bella differenza", ha sottolineato anche l’eurodeputato del Ppe, Herbert Dorfmann.
"L'approvazione della distinzione tra uso e abuso di alcol nel testo della relazione per la lotta contro il cancro, mette al riparo le produzioni vitivinicole da un assalto ingiustificato e gratuito da parte di alcuni europarlamentari", commenta da Roma anche il senatore di Forza Italia Francesco Battistoni, sottosegretario alle Politiche Agricole. Grazie alla delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo, a Silvio Berlusconi e ad Antonio Tajani, va avanti, i produttori italiani potranno "continuare a crescere, innovare, investire e, soprattutto, a commercializzare i propri prodotti senza etichette con avvertenze sanitarie, tipo quelle utilizzate per il tabacco".
"Non ha prevalso l'integralismo ma la ragionevolezza nel considerare dannoso l'abuso di alcol e non l'uso moderato. E questo grazie al decisivo apporto di Forza Italia, che ha dimostrato ancora una volta di essere un partito responsabile e in prima linea per difendere gli interessi del nostro Paese in Europa e nel mondo", ha sottolineato anche l’eurodeputata azzurra, Luisa Regimenti. "È vero che l'abuso di alcol è causa del 3 per cento dei tumori e, come tale, va combattuto. Ma è cosa ben diversa dall'uso moderato. Tutti gli studi dimostrano che un bicchiere di vino ai pasti si associa ad una maggiore longevità e a un ridotto rischio di morte per malattie cardiovascolari e neurologiche", sottolinea.
Ma quello del "cancer plan" è solo un capitolo della battaglia per la difesa del Made in Italy in Europa. All’ordine del giorno, infatti, c’è il negoziato sui sistemi di etichettatura, che vede l’Italia capofila nella lotta al Nutriscore, il sistema di etichettatura a semaforo che indica la salubrità degli alimenti in base al contenuto di grassi, zuccheri e sale per 100 grammi di prodotto, e che rischia, quindi, di penalizzare le eccellenze del nostro territorio, come salumi, formaggi e olio extravergine d’oliva.
E ancora, il contenzioso sul Prosek, che approderà al Parlamento Ue domani, 17 febbraio. "Per Forza Italia è inaccettabile qualsiasi proposta di sistema a colori o di etichettature a semaforo per cibi o bevande, come nel caso del NutriScore, preferiamo invece un sistema che miri a informare i consumatori come il NutrInform", ha detto ancora Tajani, mentre Dorfmann, del Südtiroler Volkspartei, componente della delegazione di Forza Italia all'Europarlamento, già si prepara al dibattito di giovedì. "Mi chiedo come reagirebbero in Europa se qualcuno iniziasse a produrre il 'Bordonac' o lo 'Champagnac'?", incalza.
"I croati hanno tutto il diritto di registrare una denominazione controllata, anzi lo facciano ma non usando il nome di un altro vino", attacca infine Dorfmann, che coordina i lavori della commissione Agricoltura del Parlamento europeo per il Ppe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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