Violentata fuori da una discoteca a 19 anni da un coetaneo appena conosciuto all'interno del locale. Sono agghiaccianti i dettagli dello stupro subìto da una ragazzina di Pontedera, in provincia di Pisa, all'inizio di giugno. Talmente violento da provocare lesioni gravissime alla vittima, che è stata ricoverata per diversi giorni in ospedale con una prognosi tra i 20 e i 40 giorni. Grazie alla sua testimonianza l'aggressore è stato individuato e arrestato. È italiano, incensurato, e contro di lui ci sono prove schiaccianti avendo ripreso con il suo cellulare le varie fasi della violenza sessuale.
L'indagine della questura di Pisa è partita dalla segnalazione del pronto soccorso dell'ospedale Felice Lotti, al quale si era rivolta la giovane la sera stessa dell'abuso con una consistente perdita di sangue nelle parti intime. Una situazione talmente grave da far scattare la procedura del «Codice Rosso». Mentre era ricoverata la 19enne è stata ascoltata dal personale del commissariato di Pontedera a cui ha raccontato i dettagli della terribile aggressione. Quel giovane lo aveva conosciuto poco prima all'interno della discoteca della città dove stava trascorrendo la serata. Dopo un primo approccio nel locale i due si erano appartati all'esterno, in una zona lontana dal parcheggio, vicino ad un'area verde. Ma dopo un primo bacio le cose si sono messe male perché il giovane ha tentato un approccio fisico che la 19enne ha respinto, manifestando chiaramente la volontà di non volere un rapporto sessuale. Ciò nonostante il ragazzo ha insistito, continuando con violenza inaudita ad abusare della 19enne mentre riprendeva tutto con il suo telefonino, forse per poi potersi vantare con gli amici di quello che aveva fatto. Lo stupro ha provocato lesioni gravissime alla vittima, che la sera stessa è andata in ospedale e ha denunciato l'accaduto. Interrogata dalla polizia, è stata lei a fornire gli investigatori gli elementi per rintracciare l'aggressore, descrivendolo fisicamente e ricordandosi il nick-name che usava su Instagram. Grazie a queste informazioni dopo qualche giorno di indagini la polizia ha identificato il presunto violentatore, un coetaneo residente a Pontedera ma domiciliato in un altro comune, italiano e senza precedenti. È stato rintracciato mentre passeggiava sul corso della cittadina toscana lo scorso 14 giugno e gli è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pisa su richiesta della locale Procura.
Dopo essere stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici, il 19enne è stato arrestato per violenza sessuale e lesioni gravissime e portato nel carcere di Pisa.L'assessora regionale alle pari opportunità della Toscana, Alessandra Nardini, ha definito «raccapricciante» la notizia, sottolineando l'esigenza di «sradicare la cultura patriarcale del possesso e della sottomissione».
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