Ha tentennato parecchio. Ma alla fine lo ha denunciato. «Avevo paura, ero imbarazzata per non aver reagito subito alle sue avance, poi ho deciso di denunciare. Non voglio che capiti ad altre ragazze quello che è successo a me». Parla la studentessa romana di 18 anni, iscritta alla Luiss alla facoltà di Giurisprudenza, che ha accusato di violenza sessuale Moreno Galli, fotografo di moda e cofondatore di una nota agenzia. L'uomo, 63 anni, è stato arrestato. Secondo le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, avrebbe abusato della modella in erba approfittando del suo ruolo e promettendole lavori, nuovi provini, shooting fotografici.
La presunta vittima ha raccontato di aver incontrato il fotografo più volte. L'adescamento sarebbe avvenuto tramite un'app. La giovane avrebbe avuto il primo provino in piazza Gioacchino Belli a Trastevere, nella sede dell'agenzia fotografica, il 23 novembre scorso. E sarebbe stata costretta a consumare un rapporto orale. «Speravo terminasse tutto velocemente. In quel momento, vedendo che non desisteva e temendo di essere penetrata, feci quello che feci pur non volendo».
Nell'ordinanza di custodia cautelare sono quattro gli incontri finiti all'attenzione degli inquirenti. Nel primo l'uomo la spinge contro la parete quando rimangono soli alzandole la maglietta e scoprendole il seno. «Sono rimasta impietrita, esterrefatta, imbarazzata, infastidita. Lui mi tranquillizzava dicendo che non mi voleva fare niente». Il secondo incontro si tiene a Firenze, in un B&B e qui le misure vengono prese direttamente dal fotografo che, secondo la testimonianza della 18enne, l'avrebbe toccata dappertutto e nelle zone intime, costringendola a un rapporto sessuale. E insistendo per farla posare nuda per delle foto «artistiche». Il terzo incontro si svolge in una stanza di un albergo di lusso in zona Trinità dei Monti a Roma. Galli convoca la ragazza promettendole uno shooting per un importante marchio. E anche questa volta il copione si ripete.
Alla fine la ragazza decide di denunciare il fotografo, così tanto più grande di lei, di successo e che prometteva di aprirle le porte di un universo fatto di successo e glamour.
La ragazza avrebbe riferito di sentirsi colpevole perché non ha reagito subito. Per soggezione, per paura. «Poi ho capito che la cosa giusta era denunciarlo per quello che mi ha fatto».
La studentessa potrebbe non essere l'unica giovane finita nella rete dell'uomo, ma non ci sarebbero al momento altre denunce. Secondo il gip l'uomo era bravo a «cogliere di sorpresa la vittima», facendo passare come «normali» alcuni comportamenti, per poi forzare la ragazza a rapporti sessuali.
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