Violenza di Capodanno, caccia al branco Rogatoria per sentire la giovane inglese

La 19enne: «Io abusata». I pm vogliono interrogarla

Violenza di Capodanno, caccia al branco Rogatoria per sentire la giovane inglese
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Milano Una rogatoria nel Regno Unito per raccogliere a verbale la versione della giovane inglese che è rimasta vittima, come altre donne, delle aggressioni sessuali collettive nelle forme della «Taharrush Gamea» (molestie di gruppo organizzate a donne, ndr) nella notte di Capodanno in piazza Duomo. È quella avviata ieri dalla Procura di Milano che così, nei prossimi giorni, potrà sentire la ragazza. Proprio attraverso i canali internazionali e oltre alle denunce coi rispettivi verbali resi nei giorni scorsi, l'aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo, nell'inchiesta degli investigatori della squadra mobile guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, puntano ad ottenere così anche la testimonianza della 19enne Imogen che, intanto, in questi giorni, ha però intanto già raccontato nei dettagli la sua brutta avventura a Il Corriere della Sera. Al quotidiano milanese Imogen ha ammesso: «Sono stata assalita da una trentina di uomini. Non avrei mai immaginato che sarei potuta essere vittima di un'aggressione sessuale di massa a 19 anni»; si è trattato di «un orrore che rivivo costantemente», che «mi ha umiliato e disumanizzato».

Per fare un bilancio, quindi, al momento all'inchiesta aperta (per ora) contro ignoti per stupro di gruppo e che viene seguita con attenzione dal procuratore capo Marcello Viola, appartengono le denunce di ben otto donne, immortalate dalle telecamere all'angolo tra piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II.

La prima a denunciare è stata la belga Laura Barbier (nella foto) che a Capodanno si trovava a Milano con una comitiva di cinque amici, altre tre ragazze e due ragazzi. La giovane in un primo tempo ha detto di non essersi resa conto della «gravità» di quanto le era accaduto, poi ha reso noto il suo caso attraverso i social e rilasciando interviste ai media, infine è stata sentita a Liegi dalla polizia milanese che l'ha raggiunta per raccogliere la sua denuncia. Lunedì mattina è stata ascoltata in questura a Milano anche una ventenne emiliana che ha denunciato e che era col compagno, il quale quella notte era riuscito «a fatica» a strappare la sua donna dal «corridoio umano» vicino alla Galleria, dove sono avvenute le violenze a cui avrebbero preso parte «in trenta o quaranta ragazzi, soprattutto stranieri». C'è anche una avvocatessa 53enne lombarda che ha sporto denuncia. E che nel verbale ha descritto quei minuti di terrore nella morsa del «branco».

In totale, gli inquirenti stanno indagando su almeno cinque episodi (alcuni dei quali però con più vittime), mentre lavorano ancora sulle immagini delle telecamere di sorveglianza e su altri video per arrivare alle identificazioni degli autori.

PaFu

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