Più che un colpo di spugna, quella del governo Conte II sembra una vera e propria “restaurazione”. Su gran parte delle novità previste a suo tempo dai decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini, è arrivato un tratto di penna che ha di fatto ripristinato la situazione antecedente a quella delle norme introdotte dal governo gialloverde.
Non è un caso che il primo a twittare a favore dei nuovi decreti approvati lunedì sera in sede di consiglio dei ministri è stato Luca Zingaretti, segretario di quel Pd che già in sede di insediamento del Conte II ha mostrato la precisa volontà politica di attuare uno sgarbo all'ex ministro dell'Interno e avviare una “discontinuità” rispetto ai decreti sicurezza.
Dalla protezione umanitaria alla fine delle sanzioni contro le Ong
In primo luogo, come già anticipato nei giorni scorsi, sono state tolte le multe contro le navi delle Ong. Nei decreti voluti da Salvini, le sanzioni potevano arrivare anche al milione di Euro, adesso il massimo previsto è di 50.000 Euro. Ma le multe probabilmente non verranno mai applicate, è previsto infatti che in caso di notifica di azione di salvataggio la sanzione non scatta. E se questo punto rientrava tra i rilievi mossi dal Quirinale nell'agosto del 2019, subito dopo la conversione in legge dei decreti, tutto il resto invece è precisa volontà dei giallorossi di rimuovere ogni traccia del passaggio del segretario della Lega dal Viminale.
Ad esempio è stata ripristinata la protezione umanitaria, tolta dai decreti sicurezza e sostituita dalla protezione speciale. Per la verità quest'ultima dicitura è rimasta, ma l'allargamento delle casistiche per le quali si potrà concedere il permesso ha di fatto reintrodotto lo stesso istituto che vigeva prima delle norme salviniane. Inoltre, è stata prevista l'impossibilità di non respingere la richiesta del migrante se quest'ultimo rischia la tortura o trattamenti inumani e degradanti. Come fatto notare da La Stampa, è molto probabile che la protezione umanitaria verrà accordata quindi a buona parte delle persone che presenteranno la domanda.
Nelle nuove norme approvate dal governo, è stata prevista la possibilità per il tribunale dei minori di autorizzare l'arrivo del genitore di un minore non accompagnato “per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell'età e delle condizioni di salute del minore”. Inoltre, non si potranno espellere migranti se l'azione “determini il rischio di una violazione del diritto alla vita privata e familiare”. Novità anche per i centri per il rimpatrio: si potrà essere trattenuti per un massimo di 90 giorni, a fronte dei 180 precedenti, estensibili di altri 30 se si attende la risposta di uno Stato che ha stipulato con l'Italia un accordo di riammissione.
Vitto e alloggio anche per i richiedenti asilo
A sparire è anche un altro caposaldo dei precedenti decreti sicurezza. Se infatti Salvini aveva cancellato i centri Sprar, sostituendoli con i Siproimi dove l'accoglienza veniva data soltanto a chi aveva ottenuto asilo, adesso invece in questi istituti potranno ritornare anche i richiedenti asilo. Per loro è prevista anche la possibilità di iscriversi all'ufficio anagrafe.
Approvato il “daspo Willy”
Novità sono state presentate anche in riferimento alla lotta contro la microcriminalità. Infatti, nelle nuove norme è stato introdotto il Daspo, ossia il divieto di avvicinamento nei locali pubblici, per le persone più volte denunciate per comportamenti violenti.
Questo punto del decreto è stato ribattezzato “Daspo Willy”, con riferimento al giovane ucciso nelle scorse settimane a Colleferro. Daspo con precisi ordini di divieto di avvicinamento a parchi e scuole anche per chi ha subito denunce per spaccio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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