Volata finale per le comunali. Il centrodestra punta 7 città

Domenica otto milioni di italiani al voto per eleggere 982 sindaci. Le sfide di Genova, Verona e Palermo

Volata finale per le comunali. Il centrodestra punta 7 città

La volata finale è iniziata. Le tensioni e le fibrillazioni interne al centrodestra sono rinviate a dopo le Amministrative e il lavoro di ricucitura della coalizione è pronto a riprendere all'indomani dei ballottaggi quando i leader, spenti i fuochi della campagna elettorale, torneranno a vedersi. Ma ora è tempo di battere il territorio e di sostenere i candidati. Ieri ad esempio Antonio Tajani era Genova e poi a La Spezia, Matteo Salvini a Buccinasco e a Desenzano del Garda, Giorgia Meloni a Lucca.

La certezza è che il 12 giugno si apriranno le urne, ma inizierà anche la corsa di fine legislatura verso le Politiche. Otto milioni di italiani saranno chiamati a eleggere i sindaci di 982 comuni, oltre a votare i referendum sulla giustizia. Il 26 giugno ci saranno poi i ballottaggi. Un mega-test con cui tastare il polso degli italiani e avere una indicazione sullo stato di salute dei partiti.

I capoluoghi chiamati al voto sono 26. Il centrodestra è riuscito a produrre scelte unitarie in 21. Forza Italia ad esempio si presenta da sola in un capoluogo, in tre senza Fratelli d'Italia, in uno senza la Lega. Le città dove il centrodestra non si presenta unito sono Catanzaro dove Valerio Donato è appoggiato da Forza Italia e Lega, dopo aver governato quasi ininterrottamente negli ultimi 25 anni con Sergio Abramo. C'è poi Messina dove Maurizio Croce è sostenuto da Forza Italia, FdI, Udc, Noi con l'Italia e Autonomisti ma non dalla Lega. A Parma Pietro Vignali, civico già sindaco, uscito dalla sua odissea giudiziaria è stato candidato da Forza Italia e Lega ma non da FdI. C'è poi il caso Verona dove il centrodestra si presenta con Lega e Fratelli d'Italia a sostegno dell'uscente Federico Sboarina e con Forza Italia che ha invece deciso di puntare sull'ex sindaco Flavio Tosi.

Molti scontri si annunciano combattuti. Come spesso capita in questa stagione, la partecipazione e la mobilitazione rappresenteranno variabili decisive. Il centrodestra parte da favorito in almeno sette città. A Genova Marco Bucci, sindaco uscente che ha saputo gestire momenti difficili con equilibrio e conquistarsi una credibilità importante anche tra gli elettori di centrosinistra, è dato in testa con un margine importante su Ariel Dello Strologo. A Verona Federico Sboarina è favorito, ma Tosi, appoggiato da Forza Italia e Italia Viva, potrebbe rappresentare l'ago della bilancia al ballottaggio. Ad Asti il sindaco uscente Maurizio Raseri punta a smentire la cabala cittadina secondo cui nessun primo cittadino è mai riuscito a conseguire un secondo mandato. A Piacenza è guerra di sondaggi, ma Patrizia Barbieri, sindaco uscente, è data saldamente in testa. A Palermo, dopo i cinque mandati di Leoluca Orlando, il centrodestra proverà a riconquistare il capoluogo siciliano candidando l'ex rettore universitario e assessore regionale Roberto Lagalla. Una figura forte che potrebbe diventare sindaco già al primo turno.

Ottime probabilità di riconferma anche per il sindaco di Monza Dario Allevi e per quello di La Spezia Pierluigi Peracchini. Le altre sono partite tutte da giocare a partire da quella di Catanzaro e Messina dove ci si presenta divisi al primo turno e dove si cercherà una sintesi al secondo turno.

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