Il «politico» Vespa batte il «cronista» Mentana

«Porta a porta» al 23 per cento di share, il concorrente di Canale 5 al 17

Laura Rio

da Milano

La «terza camera» è salva. E Bruno Vespa si rilassa. Nella disfida televisiva dell’anno, la corazzata di Raiuno ha retto i colpi del novello fantasista di Canale 5. In sostanza lunedì sera Porta a porta ha raggiunto uno share del 23,53 per cento (con 2.137.000 spettatori) e Matrix il 17,09 (1.628.000 spettatori). Un esito che non turba più di tanto i contendenti. Dalle parti di Mediaset non ci si aspettava di battere lo show di Raiuno che vanta una storia di dieci anni, né questo era l’intento annunciato, anche se sei punti di distacco pesano. Vespa non aveva nascosto di essere in fibrillazione per il nuovo show di informazione di Canale 5, il primo vero concorrente dopo anni di strada spianata, tanto da aver anticipato di una settimana la partenza di Porta a porta, per non lasciare a Mentana troppo tempo per rodarsi. E per la prima puntata ha scelto scientificamente un tema popolare (il carovita) che interessa il suo pubblico composto in prevalenza da spettatori maturi, del centro sud e con istruzione elementare. Ieri mattina, una volta visti i dati, il giornalista (che non aveva esitato a tirare qualche frecciatina al concorrente nei giorni della vigilia) ha optato per il fair play: «Sono ovviamente molto contento, ma una rondine non fa primavera: il campionato è lungo, come ho detto anche a Enrico Mentana che, molto carino, è stato tra i primi a chiamarmi stamattina per farmi i complimenti». Aggiungendo: «Con Enrico ci siamo ripetuti che sarà un confronto senza sconti, ma fatto in spirito di correttezza e di amicizia».
Mentana non si fascia la testa. Consapevole (anzi desideroso) di andare a sfidare una istituzione televisiva, il suo obiettivo annunciato era creare quel contenitore di approfondimento politico e sociale di seconda serata che mancava a Mediaset. Il suo 17 per cento (al debutto aveva fatto il 24) è comunque superiore alla media che Canale 5 aveva in quella fascia oraria nell’ultima era Costanzo. E, ieri, a fronte dei risultati ottenuti ha commentato: «Sapevamo benissimo che c'era una grande attesa per l'esordio del programma di Vespa, come una settimana prima c'era stata attesa per il nostro. Ora dobbiamo trovare il modo di assestarci. Quelli di ieri sono stati i primi 500 metri di una maratona che, come si sa, dura 42 chilometri. Io guardo al nostro risultato, il mio problema non è far male a Vespa ma creare un pubblico di seconda serata su Canale 5. Stiamo seminando e siamo già molto oltre le aspettative». Per la sfida di lunedì Mentana aveva scelto il caso dell’omicidio dei coniugi Donegani, un tema di cronaca sulla quale si muove con maggiore agio e con cui sperava di catalizzare, come è successo, un pubblico in prevalenza giovane. Una platea che è quella tradizionalmente fedele a Canale 5 e quella su cui più punta Mediaset perché più appetibile dal punto di vista degli inserzionisti pubblicitari. In particolare Mentana ha avuto più spettatori nella fascia d’età tra i 20 e i 44 anni (e un pubblico più femminile che maschile). E, infatti, il giornalista sottolinea che «il target dei giovani potrebbe diventare l’interlocutore privilegiato del programma». L’altra sera, comunque, a seguire i due talk di approfondimento c’era il 40 per cento della platea televisiva.

«Il che dimostra - dicono i pubblicitari e gli esperti di settore - che il telespettatore apprezza la fine del monopolio di Porta a porta». Ma che c’è il «rischio di una overdose di informazione nella stessa serata» e «che sarebbe meglio che i programmi andassero in onda in giorni alternati».
Stasera la seconda sfida.

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