Il Polo: «La sinistra assedia la famiglia e la vita»

Il centrodestra appoggia la Santa sede. Grillini: «Violenza inusitata contro le unioni omosessuali»

da Roma

Reazioni contrastanti per il documento del Pontificio consiglio sulla famiglia, presieduto dal cardinale Alfonso Lopez Trujillo. Condivisione dal centrodestra e dure proteste invece di una parte della sinistra mentre i cattolici dell’Ulivo preferiscono tacere.
«Il governo e la maggioranza di centrosinistra hanno messo sotto assedio la famiglia e la vita nascente e morente», accusa Riccardo Pedrizzi di An. «La Chiesa, esercitando un suo diritto-dovere, passa al contrattacco e noi saremo al suo fianco - avverte Pedrizzi - per difendere e promuovere la famiglia naturale, legittima e costituzionale fondata sul matrimonio e per tutelare la vita umana dal concepimento alla morte naturale».
Opposto il giudizio del diessino Franco Grillini. «Il documento del Pontificio consiglio per la famiglia che si scaglia con inusitata violenza contro i diritti delle coppie omosessuali è sproporzionato, incoerente e ridicolo», dice il presidente onorario di Arcigay che accusa il Vaticano di sostenere «una falsità palese» quando definisce il riconoscimento delle unioni gay «una violenza contro la famiglia tradizionale». Per Grillini «il Pontificio consiglio per la famiglia farebbe meglio a interrogarsi sulle responsabilità della gerarchia vaticana nella crisi della famiglia tradizionale».
A Grillini risponde il senatore Rocco Buttiglione, Udc. «È evidente - osserva l’ex ministro dei Beni culturali - che a Grillini riesce intollerabile qualunque posizione che non gli dia ragione a priori. Sono invece molti gli italiani, probabilmente la grande maggioranza, a ritenere che la famiglia tradizionale, ovvero quella dove c’è una mamma, un papà e dei bambini, abbia una fondamentale funzione sociale: generare ed educare una nuova generazione».
Con toni più moderati rispetto a Grillini, Enrico Buemi, responsabile giustizia della Rosa nel pugno, difende il diritto dei cittadini a comportarsi secondo la propria coscienza.

Buemi rispetta la «completa libertà» della Chiesa di esprimere le sue idee, ma altrettanto chiara, dice, deve essere la «libertà di tutti i cittadini di comportarsi secondo i propri convincimenti anche in contrasto con gli orientamenti della gerarchia ecclesiastica».

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