Dov'è il Polo Sud? Un po' sotto l'Argentina? Più in basso della Tasmania? Al centro dei ghiacci dell'Antartide?. Ebbene no, il nuovo Polo Sud adesso è in Italia. Geograficamente, vaga tra Napoli, la Calabria e Piazza Montecitorio a Roma. Politicamente, le sue coordinate sono nel centrodestra.
Non è un nuovo partito, non è una lobby e sarebbe troppo generoso definirlo un think-tank. «É una fondazione - spiega il suo ideatore, Amedeo Laboccetta - ed è anche una cosa seria. Ci sono infatti più sud, anche se può sembrare un paradosso. Ma non lo è. Ecco perché insieme a 25 parlamentari eletti nelle regioni meridionali, tra nazionali ed europei, stiamo facendo nascere nell'ambito Pdl la fondazione Polo Sud».
«Non faremo - sottolinea l'altro animatore, il calabrese Giancarlo Pittella - la lega Sud, ma non ci muoveremo più in ordine sparso come finora è accaduto. Faremo squadra, creeremo una rete per aiutare il governo Berlusconi a comprendere meglio le ragioni del Mezzogiorno». Chi sarà la guida? «Saremo una falange - spiegano i due deputati - . Tra di noi non c'è il Maradona della politica, così come non vi sono padrini, consiglieri occulti o lobby particolari, ma solo tanta voglia e nostalgia della politica».
Quanto al programa, «vogliamo far contare di più i territori, gli amministratori locali e soprattutto respingere la logica delle scelte calate dall'alto». «Il Mezzogiorno - insistono - ha il diritto di concorrere alla pari con il resto d'Italia in questo nuovo grande processo di modernizzazione che l'esecutivo ha riavviato in questi ultimi 12 mesi. Non abbiamo paura del federalismo fiscale, né ci spaventa la competizione. Anzi. Dopo aver aperto sedi in Campania ed in Calabria il prossimo 17 luglio saremo a Bari, insieme ai colleghi Tatarella, Viespoli, Mastella, Divella e Patarino, per realizzare anche in Puglia, strutture operative della fondazione Polo Sud».
Fermenti antileghisti? Macchè? «Il nostro è un progetto - concludono Laboccetta e Pittelli - che nasce dal basso e che non cerca benedizioni o protezioni, e siamo certi che il governo saprà apprezzare lo spirito propositivo con il quale ci stiamo muovendo.
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