Polveri bagnate, il Frosinone non vince più

Canarini sommersi dai fischi dei pochi tifosi sugli spalti del Matusa

da Frosinone

Il Frosinone non sa più vincere e contro un Vicenza penultimo in classifica, ma ottimamente messo in campo dall’ex laziale Gregucci, non va oltre uno striminzito 0-0 e alla fine deve anche ringraziare il portiere Sicignano per il punticino conquistato. A nulla, evidentemente, è servito il ritiro punitivo di una settimana in Abruzzo, ritiro che la società ha deciso di confermare.
Il Frosinone, reduce da due sconfitte consecutive fuori casa, presenta una formazione votata all’attacco: Cavasin deve fare a meno degli squalificati Pagani e Antonio Bocchetti e dell’infortunato Scarlato e così opta per il tridente, con Margiotta, affiancato da Evacuo e Martini. A centrocampo D’Antoni rileva Amerini e in difesa si rivede l’ungherese Bognar. Nel Vicenza Gregucci si ritrova senza Schwoch e si affida al duo Sforzino-Serafini, con lo spagnolo Helguera a comandare il centrocampo. Freddo polare a Frosinone, senza la solita cornice festante di tifosi che alla fine hanno sommerso di fischi i canarini. Eppure i gialloblu partono a spron battuto e tra il 4’ e il 5’ hanno due buone occasioni per passare in vantaggio, sempre con Margiotta. Al 20’ è ancora l’attaccante venezuelano del Frosinone a colpire in profondità e va anche in gol su lancio di Bocchetti, ma l’arbitro fischia il fuorigioco. Al 36’ Martini si incunea nella difesa vicentina e il suo tiro lambisce l’esterno della rete. Sembra un monologo frusinate, ma in realtà i veneti non stanno a guardare e fanno poca fatica a tenere il campo, soprattutto nella zona nevralgica. Al 45’ nitida occasione per i vicentini, con un tiro al volo di Sforzino, respinto alla grande da Sicignano.
Nella ripresa ti aspetti un Frosinone finalmente più incisivo e invece si va avanti solo a fiammate, con un clamoroso palo di Margiotta al 12’.

Cavasin prova a dare una sferzata agli spenti canarini e mette dentro Dedic, ma neanche l’attaccante sloveno punge più di tanto e al 22’ e al 32’ sono i veneti che vanno vicini al gol: prima Sforzini e poi Serafini fanno tirare fuori a Sicignano tutte le qualità di portiere con trascorsi in serie A. Finisce tra la delusione dei cinquemila presenti al Matusa e per Cavasin ci sarà molto da lavorare in vista della trasferta a Modena.

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