Portogruaro in B: un altro Chievo

Si è imposto grazie ai 10 successi esterni, non ha fattore campo anche perché lo stadio contiene appena 3335 spettatori. Allenatore è Alessandro Calori, 44 anni, un decennio fa regalò il secondo scudetto alla Lazio levandolo alla Juve di Ancelotti e Zidane

Portogruaro in B: un altro Chievo

Due anni fa la prima serie B del Sassuolo, quindi il Gallipoli, da due giorni festeggia il PortogruaroSummaga. Nel paese veneziano i soldi non mancano, i granata non saranno una meteora come i pugliesi, vogliono imitare il Cittadella che punta alla serie A. Nel '90 la fusione del Portogruaro (20mila abitanti) con il Summaga, la squadra della frazione. In 2mila in trasferta domenica al Bentegodi, per lo scontro diretto con il Verona, in testa tutto il campionato e beffato a un minuto dalla fine da Bocalon, quando lo 0-9 avrebbe consegnato la promozione al Pescara.

Il Porto si è imposto grazie ai 10 successi esterni, non ha fattore campo anche perché lo stadio Pier Giovanni Mecchia contiene appena 3335 spettatori: in attesa dell’adeguamento località di Veneto orientale e Friuli si sono fatte avanti pregustando indotto turistico. Il Venezia viene dal secondo fallimento in 5 anni, è ripartito dalla serie D e probabilmente chiederà la fusione con il club granata. Che in rosa ha otto under 21, stella è il difensore centrale Adrian Madaschi, 28 anni, ai Mondiali con l'Australia: da Perth venne all'Atalanta, tra Monza, Pistoia e Spezia non sfondò, per tre anni andò in Scozia, fu richiamato dal Grosseto, sino alla doppia promozione con il Porto, in una società che sino al 2004 era sempre stata fra i dilettanti. Dg è Giammario Specchia, 33 anni, figlio di Paolo, a lungo allenatore di C: girone d'andata in campo, a metà dicembre proprio con il Verona fu espulso; finì dietro la scrivania, anziché dietro la lavagna.
Il PortoSummaga è legato alla storia imprenditoriale della famiglia Mio, nel pallone da 35 anni. «La serie B - racconta il presidente Francesco - era il sogno che mio padre Dino. L'esempio Chievo è uno stimolo».

Allenatore è Alessandro Calori, 44 anni, un decennio fa regalò il secondo scudetto alla Lazio levandolo alla Juve di Ancelotti e Zidane con il gol sotto il diluvio

di Perugia, arbitro Collina. «Abbiamo costruito un gruppo bellissimo come compattezza - racconta l'ex capitano dell'Udinese, subentrato 14 mesi fa -, spesso siamo usciti dal campo tra gli applausi dei tifosi avversari».

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