Progresso, evoluzione, capacità di crescere nei costumi e di superare antichi pregiudizi: tutto questo non appartiene allIslam e ai suoi sacerdoti. Non che avessimo bisogno di riprove che il calendario del tempo in quei Paesi sembra voler andare indietro. E infatti sembra che le cose siano andate così. Un religioso saudita apparso in un programma di una televisione libanese, ha dato la seguente risposta sulla liceità dei matrimoni combinati quando la sposa è ancora una bambina. Secondo la miglior tradizione integralista ha detto che il contratto si può fare anche con una bambina sposa di un anno, ma la consumazione dellatto sessuale può avvenire solo più in là. Quando? Sullopportunità del momento sono chiamati a vigilare il padre, la madre e la zia.
Naturalmente la povera bambina non ha diritto alcuno. È un contratto, e lei è merce in vendita al maschio. In caso di dubbi il religioso sostiene rassicurante che vale come regola eterna lapplicazione rigida del Corano e della vita di Maometto. Naturalmente la spiegazione dotta viene fornita senza tenere minimamente in conto che quel che il profeta dellIslam ha sentenziato risale a quasi 1500 anni fa. Da allora la cultura, il costume, la condizione femminile non hanno conosciuto alcun cambiamento. Tutto è rimasto fermo, anzi i severi custodi del tradizionalismo, i muftì, gli ayatollah, gli imam del mondo, anche nel nostro mondo, cercano di riportare il popolo, e le donne per prime, indietro, sempre più sottomesse e schiacciate.
Impossibile non pensare al fatto di cronaca tutto italiano di qualche giorno fa. Una ragazza di 16 anni, figlia di marocchini, cittadina italiana, fugge dalla sua città, Piacenza, e dalla casa del padre, con il suo ragazzo italiano, perché il padre lha promessa, meglio sarebbe dire che lha venduta, a un concittadino che vive a Parigi e che ha più di 60 anni. La ragazza riesce a sopravvivere di espedienti, finge persino un rapimento per ottenere qualche soldo dalla famiglia per riuscire a campare. Quando la polizia lha trovata, non era certo in buone condizioni, ma ha raccontato che piuttosto che cedere a quel ricatto sarebbe morta di inedia. Adesso è affidata ai servizi sociali. Ma questo non ci rassicura su come andrà a finire. Non vorremmo che la vicenda finisse in mano a qualche funzionario o magistrato che viva nel sacro rispetto del multiculturalismo, che ritenga giusto rispettare tutte le religioni e le culture, e che per questo restituisca la figlia minorenne al padre padrone di Piacenza.
Sono molte le cose che non vorremmo, e che speriamo che non succedano più nei prossimi mesi nel nostro Paese. Quante ragazze ci sono segregate nelle città italiane come se non avessero mai lasciato lIslam? Non vorremmo che dopo la fuga col malloppo dellimam che si occupava dellinfelice costruzione di una moschea a Colle di Val dElsa, fosse vero che un rappresentante dellUcoii, i più integralisti tra i musulmani che ospitiamo, ottenga, come ha dichiarato proprio ieri, altri soldi per ultimare la costruzione entro il 2008. Da dove vengono questi soldi?
Maometto, al quale il religioso saudita ha fatto riferimento come esempio da seguire per gli islamici, è morto nel 633 dopo Cristo. Vale la pena di ricordarlo, si era scelto una moglie di 6 anni e lha posseduta quando ne aveva 9, secondo la tradizione dellepoca che riteneva una donna maggiorenne e adulta al primo ciclo mestruale. È possibile che violentare una bambina non fosse grave nella sensibilità ridotta dei millenni passati. Oggi lo è, oggi il mondo conosce, è sensibile, rispetta i diritti dei bambini e quelli delle donne. A violarli si va in galera qui in Occidente.
Qui noi ci stiamo a lamentare perché il Papa ribadisce legittimamente e senza obbligo di nessuno la contrarietà della Chiesa cattolica allaborto e al matrimonio fra omosessuali. Ci lamentiamo, protestiamo, addirittura parliamo di Medioevo. Beati noi.
Maria Giovanna Maglie
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