Federico Benassati, capogruppo di Forza Italia nel Municipio 1 e neo vicecoordinatore cittadino con delega alla Sicurezza e Arredo urbano. A marzo aveva aderito a Fratelli d'Italia, cosa o chi l'ha convinta a tornare sui propri passi?
«Sono nato in Forza Italia, ho preso la mia prima tessera nel 2006 (a 17 anni, oggi ne ha 34, ndr.). Ho un ottimo rapporto con la commissaria cittadina Cristina Rossello e in questi mesi siamo sempre rimasti in contatto. E ho avuto l'onore di ricevere la chiamata telefonica del leader Silvio Berlusconi, a cui non si poteva certo dire di no...».
É riuscito a incontrare il Cav?
«Ho avuto la fortuna di pranzare a lungo con Berlusconi ad Arcore circa due settimane fa, siamo rimasti insieme qualche ora. Con noi c'erano la deputata e sua compagna Marta Fascina e il presidente nazionale dei Giovani Fi Stefano Benigni. Abbiamo parlato molto della riorganizzazione cittadina, dei problemi abitativi dei giovani e dei mutui alti a Milano, della questione sicurezza su cui facciamo molte battaglie. Si rendeva conto che la situazione in città è molto precaria. Mi ha dato molti consigli e li porterò dentro, nella testa e nel cuore».
Quali?
«Sapeva che da dieci anni ho fondato e sono presidente dell'associazione politico-culturale ViviMi, che punta a coinvolgere i giovani. Mi ha chiesto di ascoltare il più possibile i giovani, ascoltare sempre, le loro proposte, le loro richieste. E portare sempre avanti il principio liberale».
Con il suo ritorno e l'adesione anche dei consiglieri Stefania Ambrosini e Stefania Bonacorsi si è ricostituito da pochi giorni il gruppo di Forza Italia in Zona 1.
«Era importante, Fi alle Comunali aveva anche potuto indicare il candidato presidente del centrodestra (lo stesso Benassati, ndr.), è un collante fondamentale per la coalizione. Il rapporto con gli alleati è sempre stato solido, lavoriamo in totale armonia e ci consultiamo prima di ogni votazione, raramente c'è stata una distanza. Lavoriamo come un gruppo unico».
Il consigliere azzurro Giampaolo Berni Ferretti ha fatto un'uscita polemica, sostiene di non essere stato informato dei nuovi ingressi. É così?
«L'ho avvertito martedì scorso, penso che ci sia stato solo un misunderstanding e risolveremo subito la questione».
Sarà vicecoordinatore del partito con delega alla Sicurezza e Arredo urbano. Quali sono le principali criticità?
«Tanto per iniziare, si immagina che piazza Duomo sia un posto sicuro e non è così, basta pensare alle risse continue alla Loggia dei Mercanti, il degrado dei parchi storici, Montanelli e Sempione. Arrivo da un incontro con i cittadini attivi ai Giardini Montanelli, l'asilo continua ad essere oggetto di atti vandalici. E ora il Comune vuole persino eliminare la struttura sportiva donata anni fa, costituisce un presidio».
Perchè?
«Dovrebbe metterci un piccolo contributo. Non si può andare avanti solo con gli sponsor, la giunta Sala deve comprendere che le strutture sportive nei parchi sono un investimento a lungo termine, per la salute e perchè, in casi come questo, vicino all'asilo garantiscono un controllo continuo. Le aumenti invece di tagliarle».
Ci sono altre zone del centro che la preoccupano?
«A breve aprirà la fermata M4 in piazza Tricolore e sta finendo il restyling in superficie ma è un'area delicata, andranno monitorati i sottopassi della stazione. In viale Papiniano ho segnalato da tempo la presenza di abusivi, intervenga la polizia locale. E non c'è giorno in cui signore e ragazze non mi segnalino di essere state inseguite in corso Como».
Come immagina il futuro di Forza Italia dopo Berlusconi?
«Il ruolo dei giovani sarà fondamentale, basta vedere come hanno reagito sia alla notizia della sua morte che al funerale, erano tutti distrutti.
Siamo cresciuti con lui e abbiamo appreso tantissimo, vogliamo portare avanti il suo testimone. Già alle ultime Comunali le liste erano piene di giovani e sono certo che alle prossime sapremo attrarre ancora più studenti e professionisti. É un partito che sa dare spazio ai ragazzi, io ne sono la prova».
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