Il premier a Bruxelles per difendere la manovra L'Ue promuove il decreto

Berlusconi, in missione a Bruxelles e a Strasburgo, spiega: "La manovra vale 5 punti di pil". E incassa il plauso dell'Europa: "Misure ambiziose". Zittiti i gufi della sinistra

Il premier a Bruxelles 
per difendere la manovra 
L'Ue promuove il decreto

Bruxelles - Prima a Bruxelles per incontrare Bruxelles il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, poi a Strasburgo per vedere il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso. Il premier Silvio Berlusconi difende la manovra e assicura che sarà approvata al più presto. Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: "Queste dichiarazioni dell’opposizione differenti dai fatti e dalla verità ci costringono a rassicurare le istituzioni europee sui contenuti della manovra e sulle previsioni che noi facciamo". Sia Van Rompuy sia Barroso hanno approvato il pacchetto di misure votate dal governo italiano.

Da qui, dunque, nasce l'esigenza di rassicurare l'Europa, e i mercati. Perché in Italia, anziché marciare uniti in un momento assai difficile per il Paese, c'è chi continua a sparare contro il governo, per motivi di parte, dimenticandosi del fatto che a rischiare, in questo frangente, siamo tutti. Non solo la maggioranza e il suo leader che presiede il governo. "Assistiamo al paradosso - ha detto il Cavaliere nella conferenza stampa finale - per cui l’opposizione che condivide l’obiettivo del pareggio di bilancio" critica la manovra "con l’obiettivo di dare una spallata al governo, ma così dà una spallata all’Italia". "E' un compito di tutti noi difendere l'euro - ha ribadito il premier -. L'euro è la nostra bandiera e su qusta bandiera possiamo arrivare a un'Europa protagonista delle vicende mondiali, con una politica estera e una difesa comune".

Non poteva mancare un riferimento al delicato tema delle pensioni. "Se l’Europa - ha detto il Cavaliere - decidesse di dare indicazioni a riguardo i governi sarebbero felici di aumentare l’aumento dell’età per andare in pensione perché obbligati, mentre ora sono in grandi difficoltà perchè se aumentano l’età perdono voti".

"Domani il Parlamento approverà una manovra per 54 miliardi. Il voto rappresenta un segnale importante, perchè i saldi di finanza pubblica sono stati migliorati nel passaggio parlamentare. Non c’è stata nessuna retromarcia nel percorso di approvazione. In tre giorni e mezzo abbiamo formulato una manovra per 5 punti di pil e abbiamo raccolto le suggestioni di tutti, anche da parte del Pd. Domani sarà approvata senza cambiamenti dopo la fiducia". Per il presidente del Consiglio, l'Italia ha "la possibilità di sostenere il suo debito pubblico, che è elevato, ed è eredità dei governi passati, e di pagarne gli interessi". "Siamo un Paese forte, con un’economia solida - ha rivendicato il premier, parlando con i giornalisti a Strasburgo - abbiamo un debito pubblico elevato, eredità dei governi passati, ma abbiamo la possibilità di sostenerlo e pagarne gli interessi e abbiamo soprattutto un sistema di famiglie e di imprese solido, risparmiatore". Non solo, Berlusconi ha ribadito che l’Italia ha delle "banche assolutamente solide e un Pil che è formato da sei milioni di imprenditori e quindi, mettendo insieme debito pubblico e risorse private, siamo appena appena al di sotto della Germania e prima di tutti gli altri paesi europei".

Il presidente della Ue, Van Rompuy, si è felicitato con Berlusconi "per il pacchetto ambizioso che ha l’obiettivo di arrivare al pareggio nel 2013. La sua applicazione in modo completo è cruciale" ha detto Van Rompuy, che si è felicitato anche per le modifiche costituzionali per inserire "la regola d’oro del pareggio di bilancio". Anche Barroso si è detto soddisfatto del lavoro fatto dall'Italia.

"Le ultime misure prese sono concepite per mettere l’Italia nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 - ha detto Barroso - e rappresentano un buon passo per rimuovere gli ostacoli strutturali che hanno finora limitato la crescita".

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