Premio Ischia a giornalisti vecchi e nuovi, dalla stampa alla tv ad internet

Riconoscimenti a John Simpson della Bbc, Giampaolo Pansa, Emilio Carelli, Enrico Varriale e alle giovani leve. Per il Mediterraneo scelto il produttore cinematografico Tarak Ben Ammar. «Migliori comunicatori dell'anno» Bianca Frondoni, Cristina Corazza e Filippo Ungaro

Informazione, spettacolo e sport, per la XXXIa edizione del Premio Ischia di giornalismo. In una serata al parco termale del Negombo di Lacco Ameno, condotta da Franco Di Mare e che sarà trasmessa in seconda serata da Rai1 venerdì 16 luglio, sono stati consegnati riconoscimenti voluti dalla Fondazione Valentino in diversi settori.
All'inviato di guerra della Bbc John Simpson è andato il Premio internazionale, assegnato da una prestigiosa giuria composta tra gli altri dall'exportavoce vaticano Joaquin Navarro Valls, dall'exdirettore del «Times» Peter Stothard e dallo scrittore israeliano David Grossman.
Simpson, maestro del giornalismo sul campo, dal palco ha ricordato qualdo fu l'unico inviato a riuscire ad introdursi in Afganistan all'inizio della guerra, nascondendosi sotto un burka malgrado la sua altezza di un metro e 85. «Per tre giorni - ha sorriso- sono stato la donna più alta del Paese».
Il produttore cinematografico e uomo d'affari tunisino Tarak Ben Ammar ha ricevuto il premio per la sezione Mediterraneo. «Questa - ha detto- è una una testimonianza di quanto il popolo italiano sia aperto all'altro e senza pregiudizi verso nessuno. Il Mediterraneo è piccolo, sono arrivato dalla Tunisia in un'ora e mezzo ma sono diverso per nazionalità, cultura e religione. Eppure, la scelta della giuria parla di tolleranza e allontana quelloscontro di civiltà di cui si sente tanto parlare». D'altronde anche Ben Ammar, producendo e diffondendo film come il «Gesù» di Franco Zeffirelli o «The Passion» di Mel Gibson, ha ricordato Di Mare, ha dimostrato come certe barriere di cultura e religione si possano superare.
Giampaolo Pansa ha avuto il Premio alla carriera, soprattutto per il fatto che in libri come «Il sangue dei vinti» ha saputo raccontare una parte di storia dell'ultima guerra mondiale da un'ottica rimasta sempre nell'ombra. «Il mio orgoglio - ha detto il vecchio giornalista - è proprio quello di aver dato voce a chi non l'ha avuta per troppo tempo». Sceso dal palco, Pansa ha risposto ad una domanda sullo sciopero della stampa. «Ne penso malissimo -dice-. Se è vero che la libertà di stampa è a rischio e io non lo credo, tanto vale far uscire i giornali». Detto questo, ha precisato che il ddl sulle intercettazioni non gli piace: la proposta «è confusa, sbagliata, farraginosa e non verrà mai approvata così com'è».
«Giornalista italiano dell'anno» è stato nominato il direttore di Sky Tg 24 Emilio Carelli, per come ha guidato un nuovo telegiornale in un panorama affollato da tante e consolidate testate. «Abbiamo lanciato una sfida 7 anni fa- ha spiegato-, quando abbiamo cominciato l'avventura del nostro tg e abbiamo vinto questa con quella che ha rappresentato la nostra carta vincente: l'indipendenza dalla politica».
Enrico Varriale, inviato di Raisport, è stato scelto dalla giuria come «Giornalista sportivo dell'anno» e ha raccontato qualcosa della sua ultima, deludente trasferta ai Mondiali in Sudafrica. Il suo recente libro «A Bordocampo. Il calcio oltre la linea bianca» ha la prefazione di Marcello Lippi. « Ora, non lo leggerà più nessuno ...», ha provocato Di Mare. Ma Varriale ha ricordato che 4 anni fa il Ct della nazionale era nell'Empireo degli dei, mentre ora è solo bersaglio di attacchi feroci. «Qualcosa, in questo, certo non funziona».
Al Premio Ischia sono stati presentati anche i migliori Comunicatori dell'anno, scelti dalla Ferpi,Federazione Relazioni Pubbliche Italianane.
La giuria guidata dal presidente Gianluca Comin ha indicato Bianca Frondoni, Responsabile Relazioni Esterne di Parmalat per la comunicazione d'impresa; Cristina Corazza, direttore Comunicazione ed Eventi dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, per la comunicazione istituzionale nella Pubblica amministrazione e Filippo Ungaro, Responsabile Comunicazione di «Save the children Italia», per la sezione delle organizzazioni sociali.
Le motivazioni? La capacità della Frondoni di rappresentare il volto nuovo derll'azienda, risollevandone l'immagine dopo la grave crisi del 2004.
E poi la professionalità della Corazza nel far conoscere come l'Authority ha affrontato il delicato momento storico e le dinamiche di mercato del settore. «Per me e per tutta la mia squadra - ha commentato la vincitrice - questo premio rappresenta una iniezione di nuova energia, se posso giocare con le parole».
Del giovane ed attivissimo Ungaro è stata premiata l'intensa attività di comunicazione che, anche grazie ad un sito agile e ad un blog molto popolare, promuove Save the Children da alcuni anni.
Si sono esibiti il gruppo dei Manhattan Trasfer e quello degli Zero Assoluto, la soprano Carmen Masola e Giorgia Fumanti.
Ha cantato anche Simone Cristicchi, che ha ricevuto la «Coppa di Nestore», dedicata ad artisti che si sono particolarmente distinti per la scrittura dei testi. La sua vittoria è dovuta ad un libro particolare: «Centro di igiene mentale . Un Cantastorie tra i matti», in cui racconta la sua esperienza di volontario nel centro di igiene mentale di Roma. Da lì nasce anche la canzone «Ti regalerò una rosa», presentata nella serata.
Il premio Ischia quest'anno ha allargato i suoi orizzonti, patrocinando la prima edizione del Robert F. Kennedy Europe High School and University Journalism Award, che ha attribuito il riconoscimento per il 2010 allo studente Andrea Gerli, per i contenuti del suo video sui diritti umani. Gerli, festeggiato nella serata, ha già ricevuto il premio il 26 maggio a Washington alla 42ma edizione del Premio Kennedy.
Un riconoscimento speciale è stato assegnato all'agenzia Ansa, per aver raggiunto nell'arco di unmese, con il portale Ansa.it, il traguardo dei 100 milioni di pagine visualizzate con 7 milioni di visitatori unici. A consegnare il premio al direttore, LuigiContu, che ha girato tutti i complimenti alla sua squadra, è stato il direttore de «Il Mattino», Virman Cusenza.
Claudio Messora, blogger di «Byo Blu», con il suo articolo su «L'informazione assassina», in occasione del terremoto in Abruzzo, è invece stato il vincitore della seconda edizione del Premio Ischia social network.
Seconda classificata, la giornalista Carlotta Mismetti Capua, che sul blog su Facebook «La città di Asterix», racconta la storia vera di 4 ragazzini afgani incontrati su un autobus nel centro di Roma, mentre il Tevere esondava. chia.


Il Comune di Forio, in occasione della puntata di «Io Reporter» dedicata al Premio Ischia ha anche consegnato il premio «Raggio verde per i diritti umani» a Hamza Boccolini, il cacciatore di «Al Qaeda» sul web e giornalista di Aki, Adnkronos International.

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