Era uscita per fare una passeggiata lungo l'argine del Po ed è stata aggredita da un uomo, che ha tentato di violentarla. La donna è riuscita a divincolarsi e a fuggire, dando l'allarme e venerdì, dopo tre mesi, l'aggressore è stato arrestato. È un 23enne italiano, pregiudicato e senza fissa dimora, bloccato alla stazione di Parma, dove i carabinieri avevano accertato che era già stato controllato altre volte in passato e dove sono andati a prenderlo.
Era una mattina di febbraio quando a Casalmaggiore (Cremona) la donna - una attrice di passaggio in città - era arrivata ancora sanguinante e sotto choc a un circolo sportivo, gli Amici del Po, società canottieri con sede sulle rive del fiume, dove aveva chiesto aiuto. «Aveva sangue in faccia, in mano una pietra e una bottiglia di birra - aveva riferito quel giorno un socio della Polisportiva -. Era terrorizzata. Ha detto che un uomo l'aveva aggredita e aveva tentato di violentarla nel parco Golena del Po». La donna - che era stata accompagnata all'ospedale Oglio Po, da cui era uscita con diversi giorni di prognosi per lesioni in varie parti del corpo - nonostante lo choc era riuscita a descrivere nei dettagli l'aggressore e a ricostruire l'accaduto. La mattina della violenza, nel parco, dopo il circolo, in una zona isolata, ha incrociato un uomo. Dopo circa 15 minuti ha avvertito dietro di sé una presenza, si è girata ed ha visto il giovane di poco prima. Ha cercato così di allontanarsi e tornare indietro, ma in un attimo è stata afferrata e bloccata a terra con le mani al collo. È riuscita a liberarsi dalla presa, nonostante lui abbia tentato di trattenerla anche mordendole la mano. Dopo essersi rialzata, l'uomo l'ha spinta fino a farla cadere verso la riva del fiume e solo a quel punto si è allontanato. La vittima ha raccolto una pietra e una bottiglia per difendersi, nel timore che potesse tornare. Poi si è diretta verso il circolo sportivo, dove ha chiesto aiuto.
I carabinieri di Casalmaggiore hanno esaminato i video di tutte le telecamere pubbliche e private della città, ricostruendo i movimenti dell'aggressore. Prima di arrivare sugli argini del Po l'uomo ha percorso a piedi via Cavour, piazza Garibaldi fino a via Italia dove si è fermato per fare un'operazione a uno sportello bancomat lasciando così una traccia che ha consentito di identificarlo nel 23enne che, pur non avendo una dimora fissa, frequentava Casalmaggiore, dove vivono alcuni suoi parenti.
Gli investigatori hanno preparato un fascicolo fotografico e lo hanno mostrato alla vittima che lo ha subito riconosciuto. I militari sapevano di poter trovare il 23enne a Parma, dove ieri, dopo alcuni giorni di ricerche, lo hanno individuato, arrestato e portato in carcere su disposizione del gip di Cremona.
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