Pensione, ecco come si calcola l’assegno netto

Necessario considerare l’Irpef dovuta e le addizionali. Inoltre bisognerà tenere in considerazione le detrazioni spettanti

Pensione, ecco come si calcola l’assegno netto
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Calcolare la pensione netta è importante per comprendere le proprie prospettive di reddito oppure per considerare un’eventuale forma di previdenza integrativa. Per svolgere questo processo è bene conoscere i calcoli da eseguire e le variabili che possono modificare la cifra finale come l’inflazione e i coefficienti di rivalutazione e perequazione annua. Ecco come capire a quanto ammonterà l'assegno previdenziale netto futuro.

La formula

Per ottenere il valore della propria pensione futura sarà necessario moltiplicare il montante contributivo, ovvero la somma di tutti i contributi versati dal lavoratore nel corso della propria carriera, per il coefficiente di trasformazione relativo all’età in cui si va in pensione. Questi ultimi sono dei valori che vengono periodicamente aggiornati e variano in base all’età del lavoratore e agli anni di decorrenza della pensione. Inoltre ci sono delle cifre specifiche in merito all’età del pensionamento, questi valori possono variare in base alle normative. Per esempio la percezione dell'assegno previdenziale di vecchiaia si raggiunge al compimento di 67 anni, Quota 102 e 103 rispettivamente a 62 e 64 anni, mentre Opzione Donna può essere richiesta dai 58 ai 60 anni.

Coefficienti di trasformazione

Il tasso di sostituzione

In merito alla pensione effettivamente percepita è necessario calcolare il rapporto percentuale fra il primo assegno di pensione e l'ultimo stipendio percepito prima di lasciare il lavoro, il risultato viene chiamato tasso di sostituzione ed è fondamentale per comprendere il proprio potere d’acquisto in vista del pensionamento. Questo parametro ha subito una riduzione negli ultimi decenni, con le riforme Dini e Fornero. Mediamente è possibile affermare che in media all’interno del sistema contributivo puro, con 40 anni di contributi versati si prenderà circa il 60% dell’ultimo stipendio percepito, mentre scendendo a 30 anni l’assegno sarà pari al 48% della busta paga. Coloro che oggi guadagnano 2mila euro al mese percepiranno una cifra che varia da 1000 a 1.600 euro in base ai parametri presi in considerazione.

La pensione netta

Al fine di calcolare la pensione netta è necessario eliminare le tasse dallo stipendio lordo, nello specifico l’imposta Irpef definita in base allo scaglione di reddito e addizionali comunali e regionali. Inoltre bisognerà aggiungere eventuali detrazioni spettanti. Sostanzialmente la formula matematica sarà la seguente: pensione lorda – [(IRPEF dovuta + addizionali) – detrazioni IRPEF spettanti].

È bene ricordare che sul sito dell’Inps viene messa a disposizione una sezione che consente di calcolare la propria pensione e il momento in cui si potrà procedere nel richiedere l’assegno previdenziale.

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