Previdenza complementare, i consigli per avere una pensione più ricca

Dai Piani di accumulo del capitale ai megatrend, ecco gli strumenti che aiutano nell’assicurarsi un assegno pensionistico più ricco

Previdenza complementare, i consigli per avere una pensione più ricca
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Gli under 35 potrebbero andare in pensione a 73,6 anni con un assegno di 1.577 euro lordi al mese. Si tratta di stime particolarmente preoccupanti assieme ad assegni pubblici che saranno sempre meno sostanziosi. A questo proposito è bene cercare un’alternativa nella previdenza integrativa e cercare di contrastare lo scenario descritto dal Consiglio nazionale dei giovani assieme a Eures. Ecco alcuni consigli su dove investire per assicurarsi un assegno pensionistico più ricco.

Lo scenario

Le nuove generazioni guadagnano meno rispetto ai loro genitori e iniziano a farlo più tardi per diverse motivazioni. Inoltre i nati tra il 1981 e il 1996, i cosiddetti “Millennials” e la Generazione Z, dal 1997, hanno già dovuto affrontare cigni neri, eventi tragici dal punto di vista finanziario e improvvisi, tra questi la grande crisi finanziaria e la pandemia che hanno reso ancora più fragile il sistema economico. Qualche sacrificio può essere significativo per contribuire alla propria previdenza complementare.

I fondi pensione

Innanzitutto, se si è lavoratori dipendenti, si può scegliere se lasciare il proprio Trattamento di fine rapporto in azienda con una rivalutazione annuale pari a un incremento dell’1,5%. In alternativa è possibile destinarlo alla previdenza integrativa che consente di mettere da parte una piccola quota dei risparmi con l’obiettivo di aggiungere successivamente altri fondi. Inoltre si può definire un piano di investimento variabile, per esempio allocando 100 euro mensili del proprio stipendio in un fondo di previdenza complementare può portare 400 euro di rendita mensile aggiuntiva al momento della pensione. L’elaborazione di smileconomy per Milano Finanza offre delle interessanti prospettive.

Piani individuali pensionistici

In questo frangente bisogna considerare che la normativa riconosce ai fondi pensione e ai piani individuali pensionistici dei benefici fiscali, come la deducibilità dei contributi entro il limite annuo di 5.164,57 euro e l’imposizione ridotta dei rendimenti con aliquota del 20%. Inoltre viene anche applicata la tassazione della prestazione finale con imposta del 15% che diminuisce dello 0,3% per ogni anno di durata superiore al 15° con un minimo del 9%.

Piani di Accumulo del capitale e megatrend

I Piani di Accumulo del capitale, o Pac, aiutano i giovani a costruirsi un assegno pensionistico strutturato. Questi strumenti risolvono il problema del market timing, si tratta del momento dell'entrata nel Piano. In sostanza il risparmiatore può acquistare quote di un fondo di investimento con gradualità. La quota investita rimane fissa, indipendentemente dalla volatilità dei titoli. All’interno di questo contesto I Pac consentono di intercettare i principali temi di crescita di lungo periodo, questo aiuterà il giovane investitore a togliersi da dinamiche di ciclo economico, geografiche o settoriali. Parliamo quindi di mutamenti sociali, economici e tecnologici che si realizzeranno sicuramente. Gli esperti del Copenhagen Institute for Futures Studies, ne hanno scovati alcuni tra cui intelligenza artificiale, cambiamento climatico e scarsità delle risorse, deglobalizzazione, crescita della popolazione e migrazione, aumento delle disparità e il tema della salute.

I bond

Anche i bond sono una possibilità di investimento a lungo termine adatta ai giovani. Nello specifico parliamo di bond senza cedole, gli zero coupon.

Il rendimento di questi prodotti è dato dalla differenza tra il prezzo di emissione e quello di acquisto e il valore di rimborso. I bond zero coupon sono titoli di credito emessi a un prezzo inferiore rispetto al valore nominale. Il risparmiatore può ottenere un capitale di rimborso maggiore rispetto a quello investito.

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