Riscatto della laurea, ecco perché nel 2024 costa di più

La misura conviene se si è cominciato a lavorare prima dei 30 anni oppure se si è già vicini alla pensione

Riscatto della laurea, ecco perché nel 2024 costa di più
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Nel 2024 il riscatto della laurea è più caro, ma resta comunque conveniente per andare prima in pensione o per percepire un assegno più importante. La misura in questione permette di far figurare il periodo di studi come anni di lavoro, con gli appositi contributi, sono esclusi gli anni fuori corso. Il riscatto della laurea suddivide in agevolato, che quest'anno costerà oltre 6mila euro l'anno, e ordinario dove la cifra dipende da quanto sì è guadagnato nei dodici mesi che precedono il momento della domanda. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e quale opzione risulta maggiormente conveniente.

Opzione agevolata

L'opzione del riscatto agevolato è rivolta solo a chi ha effettivamente concluso un percorso di studi e per i periodi che si collocano nel sistema contributivo per la futura pensione. Il costo di questa misura è di 6.100 euro, nel 2023 era di 5.776. L'incremento è dovuto all'inflazione che fa salire il reddito minimo imponibile di commercianti e artigiani. Il prezzo più alto si fonda sul livello medio dei prezzi dello scorso anno, con la crescita definita dall'Istat al 5,7%, e così il riflesso sul riscatto sarà di poco più basso. Se il periodo considerato per il riscatto si verifica dopo il 1996 allora con la formula agevolata il costo per ogni anno è fisso.

La formula ordinaria

La formula ordinaria consente di riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996). La cifra si determina applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione nei 12 mesi rispetto al momento di presentazione della domanda di riscatto. L'Inps ha riportato un esempio riferito al riscatto di quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensione lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria prendendo in esame una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi di 32.170 euro. La cifra totale è in questo caso pari a 42,464 euro (32.170 X 33%, ovvero 10.616 all’anno per 4 anni uguale a 42.464).

Cosa conviene

Nel con l'incremento del reddito minimo imponibile per artigiani e commercianti a oltre 18mila euro (rispetto ai 17.504 euro del 2023), il riscatto ordinario risulta meno costoso solo se il proprio reddito è inferiore a questa soglia. Per chi non ha mai lavorato, il costo fisso resta di 6mila euro. Calcolare i costi per il riscatto degli anni di laurea precedenti al 1996, oppiure ofino alla fine del 2011, se si hanno almeno 18 anni di contribuzione maturati prima del 1996, è più complesso in quanto i periodi ricadono nel sistema retributivo. In questo frangente, il costo si stima utilizzando il metodo della riserva matematica, basato sul beneficio pensionistico che deriva dal riscatto stesso. Complessivamente il riscatto conviene se si è cominciato a lavorare prima dei 30 anni oppure se si è già vicini alla pensione. Per quanto riguarda gli anni dopo il 1996 è bene scegliere il riscatto ordinario subito quando si comincia lavorare poichè lo stipendio non particolarmente elevato e poi pagare a rate. Nel caso in cui il reddito annuo superasse i 18mila euro all'anno, la formula agevolata è la migliore.

La novità Inps per i giovani

L'Inps nel 2024 ha introdotto una novità particolarmente favorevole per i giovani. I ragazzi possono trasferire gratuitamente il montante contributivo generato dal riscatto della laurea, anche per chi è disoccupato.

Questa misura ha l'obiettibo di influenzare positivamente la previdenza futura dei Millennials, che si trovano a confrontarsi con le nuove regole pensionistiche. Grazie a questa opportunità, i giovani possono vedere aumentare il proprio montante contributivo, migliorando le prospettive pensionistiche a lungo termine.

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