Primato di Milano per i reati e la criminalità più violenta

Analisi dei fenomeni in Lombardia: al top la metropoli per rapine e violenze sessuali

Primato di Milano per i reati e la criminalità più violenta
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In Lombarda si vive bene. Nelle sue città il livello di benessere è elevato, molto di più che nel resto delle province italiane. Con un «ma», gigantesco, ormai non nuovo e tutto legato a Milano. La metropoli è l'unica in Italia dove l'indicatore «sicurezza» risuona da allarme rosso e dove le disuguaglianze sono più forti. Con relative conseguenze. È quanto emerge nella seconda edizione del report BesT della Lombardia diffuso da Istat, che delinea i profili di benessere della regione. Dati che sono stati analizzati ieri anche durante la Commissione Affari istituzionali ed enti locali in regione, presieduta dal consigliere Matteo Forte di Fratelli d'Italia, che ha accolto il report dell'organo di indagine regionale Polis. Qui è stato ricordato che la Lombardia spende circa 11 milioni di euro per la sicurezza, e che i dati dal 2011 al 2023 mostrano che Milano ha i livelli piualti di reati, e il livello piuelevato di criminalita violenta. «Questa polarizzazione richiede politiche di sicurezza differenziate», scrivono in una nota i consiglieri FdI. Il report evidenzia come i reati si concentrino in luoghi e orari specifici, come stazioni ferroviarie e ore serali, dove la scarsa illuminazione e l'incuria sono fattori critici. «Le politiche di sicurezza devono affrontare le cause profonde di questi fenomeni, contrastando le forme di ghettizzazione delle nostre cittae lavorando su una maggiore attenzione a determinate aree, garantendo una presenza piucostante dello Stato in tutto il territorio milanese», ha commentato Matteo Forte. La prevalenza dei buoni risultati dal punto di vista della maggior parte degli indicatori portano infatti le province lombarde nelle classi di benessere alta e medio-alta. Anche per gli indicatori relativi alla sicurezza (69,4 per cento nelle classi alta e medio-alta). Resta il primato negativo di Milano: il tasso di denunce per rapina è di 128 ogni 100 mila abitanti, mentre per il borseggio arriva a 1.029,5, valori molto superiori alla media nazionale, che si ferma a 43,5 per le rapine e 219,1 per i borseggi. Una fotografia alla quale siamo abituati da tempo. Come siamo abituati a vedere una Milano dove le disuguaglianze hanno ormai creato voragini.

La distribuzione del reddito disponibile equivalente segnala per la Lombardia livelli di reddito disponibile equivalente superiori a quelli nazionali e a quelli del Nord-ovest: nella sola città metropolitana (21.400 euro la mediana) si osserva la maggiore disuguaglianza a livello regionale e il reddito medio più alto di tutta Italia (26.100 euro).

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