Problemi dentali non ancora risolti causano spesso tensioni muscolari

Mal di testa, tensioni muscolari al collo. Talvolta anche malesseri apparentemente estranei fanno capo ai denti. «Una funzione masticatoria non corretta e una occlusione dentale non equilibrata rischiano di mettere fuori asse le strutture circostanti, causando dolori in altri distretti del rachide, specie nella zona cervicale», spiega il dottor Franco Manca, direttore sanitario del Centro Implantologico Milanese (www.implantologiamilano.it).
«Ecco perché la moderna odontoiatria deve estendere la propria attenzione da quella singola unità funzionale che è il dente ad un apparato molto più complesso, costituito anche da ossa, muscoli, articolazioni, che devono funzionare in maniera armonica e sinergica. Non servono solo per masticare - osserva Manca - ma sono il più raffinato organo di senso del tatto. Proviamo ad immaginare il fastidio che dà anche solo un capello o un granellino di sabbia. Un dislivello anche minimo nella dentatura crea gravi disagi». Oggi, sempre di più, l’odontoiatria basa la ricostruzione dei denti mancanti sull’implantologia. Quali sono i problemi che l’implantologo deve affrontare più spesso? «Sicuramente la mancanza di osso. Questo inconveniente, in passato ostacolo insormontabile, oggi può essere brillantemente affrontato. Quando la carenza ossea è lieve, per esempio, si può far ricorso alle cosiddette Proteine Morfogenetiche o PRP (Proteine Ricche di Piastrine) che sono un derivato del sangue del paziente stesso. Con uno speciale procedimento si ottiene una specie di condensato di piastrine, che viene a sua volta impastato con una minima quantità di tessuto osseo prelevato dal paziente stesso. A contatto con l’osso, il fattore di crescita contenuto nelle piastrine si attiva, generando un osso nuovo, uguale a quello naturale. Qualora la mancanza ossea sia più accentuata, oggi è possibile progettare l’innesto stesso al computer e utilizzare osso di Banca o sintetico, riducendo al minimo l’invasività».
Dopo 4-6 mesi è possibile fissare gli impianti. «Personalmente, utilizzo una metodica che consente di ridurre al minimo l’invasività e quindi diminuire in modo significativo il dolore. Inoltre i tempi sono minimi ed i costi notevolmente abbattuti, fattore da non sottovalutare specialmente di questi tempi quando si tende a rimandare le cure odontoiatriche per via del caro vita.

Grazie ad una guida chirurgica realizzata al computer, si praticano dei micro fori mirati per permettere il posizionamento ottimale degli impianti che possono essere ricoperti subito dalle capsule provvisorie. Il giorno stesso, il paziente è in grado di masticare senza dolore e riprendere la sua normale vita sociale».

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