Il progetto di un centro riformista divide Sala e Renzi

Il leader di Iv: "Superi le sbandate per Verdi e 5Stelle". Il sindaco: "Lui infederabile"

Il progetto di un centro riformista divide Sala e Renzi
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Un botta e risposta al vetriolo, per di più a distanza tra il sindaco Beppe Sala e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Motivo della scaramuccia l'intervista dell'ex rottamatore ad Avvenire in cui alla domanda su Sala «aspirante federatore di un'area moderata organica al centrosinistra» pronta ad allearsi con il Pd, Renzi risponde: «Se Beppe Sala vuol dare una mano al centro riformista, superando le precedenti sbandate per i Verdi o per Di Maio la stoccata - è il benvenuto». Renzi mette in dubbio l'identità politica di Sala ricordando i porgetti subito tramontati deelle interlocuzioni pre politiche del 2022 con i Verdi Europei e con il grillino fuoriuscito Di Maio per non parlare dell'affondo sulla sicurezza, uno dei punti più deboli dell'amministrazione. «Credo che il modo più concreto che ha per aiutare sia tenere Milano più sicura di come è oggi - dice Renzi -. La sicurezza è un valore centrale nel progetto del centro riformista, come pure il no a nuove tasse e l'attenzione al mondo cattolico».

Ma non è finita: ieri a chi faceva notare il risentimento del sindaco, il leader di Iv replicava ancora più acido: «Conosco il Sindaco di Milano da un decennio e credo di avergli offerto in questi anni sempre la più ampia collaborazione, dall'Expo al Patto per Milano, dalla legge sui capitali ai fondi per le infrastrutture. Non capisco la reazione polemica del mio amico Beppe, cui ricordo che ha fatto bene a credere in me. Almeno quanto ho creduto in lui confermandolo alla guida dell'Expo nel 2014 e scegliendolo come candidato nel 2016. Se il disegno di Beppe è fare il federatore gli auguro buon lavoro e gli suggerisco di essere molto paziente e poco permaloso».

«Non mi sono mai proposto come federatore - replica secco il sindaco -. Ma se vogliamo parlare un po' più seriamente, credo che Renzi sia infederabile, nel senso che è molto difficile immaginare che si faccia federare, e comunque è una cosa che va oltre la mia umana capacità.

Rispetto alle sue critiche, però, non gli voglio rispondere per due motivi: primo, io sono uno dei milioni di italiani che ha creduto in Renzi, secondo se comincio a dibattere e a rispondere poi finiamo in una polemicuccia giornaliera che forse fa il suo gioco ma non il mio».

Sulle tempistiche della nascita di un soggetto di centro e riformista nel centrosinistra, Sala ha detto: «Non credo che ci saranno elezioni anticipate e quindi credoche il centrosinistra debba prepararsi per il 2027».

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