Il progetto parte con un documentario su Emergency per poi passare a temi d'attualità: Libia e immigrazione. E poi un piatto forte del repertorio travagliesco: le trattative Stato-mafia, basta aver letto qualche riga degli editoriali del quotidiano di Padellaro per capire dove vogliono andare a parare. “Il Fatto Quotidiano è un giornale che non è legato ad alcun partito politico e non prende finanziamenti pubblici proprio per essere libero di informare e non avere alcun vincolo. La nostra non è un’iniziativa politica anche perché, come ha scritto il direttore nell’editoriale del primo numero del giornale, la nostra linea politica è la Costituzione, e il nostro unico obiettivo è quello di raccontare i fatti. Adesso il Fatto Quotidiano vuole portarli anche nelle scuole, con i propri documentari e filmati, per informare i giovani, per aiutarli a pensare e costruire un futuro migliore, grazie alle loro menti ancora libere da pregiudizi in un momento in cui la scuola è piegata dai tagli e dalla crisi”. Tutto dietro la foglia di fico della Costituzione: noi difendiamo la Carta e quindi possiamo anche sostituirci agli insegnanti e sciacquare le fresche coscienze dalla corruzione i costumi. Ma il Fatto è un quotidiano schierato ferocemente contro il Cavaliere, un foglio che fa politica tutti i giorni e attacca, con colpi sotto la cintura, tutto ciò che è in odore di berlusconismo. Niente a che vedere con la Costituzione e niente a che vedere con l’imparzialità che dovrebbe avere chi sale in cattedra.
Alla fine è tutta pubblicità: se lo studente non va in edicola a comprare il Fatto, il Fatto va direttamente a scuola per indottrinare lo studente. Il primo incontro c'è già stato, al Liceo Virgilio di Roma, e Padellaro e Telese si sono detti stupiti di non aver trovato solo teenager inebetiti dai reality show.
E poi cosa succederà? Temi sul tirannicidio e genuflessioni in direzione della procura di Milano? Gli assenti verranno interrogati in contumacia e chi bigia sarà blindato a San Vittore? Il gioco può continuare all'infinito:
compiti in classe sorvegliati dai finanzieri, debiti formativi convertiti in debiti economici e agli studenti morosi pignorate le merendine. Il nostro è solo uno scherzo, ma il loro no. Ed è proprio questo il problema...
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