In certi casi, l'ironia può essere un'arma impietosa: per esempio, vista da un estraneo, la proposta di legge tesa a modificare il nome della provincia di Massa-Carrara in «Provincia di Massa e Carrara» sembra la prova provata che in Parlamento c'è gente che ha tempo da perdere. E invece non è così: quel trattino, verosimilmente, turbava da anni i sonni degli abitanti delle due città, che la sbrigativa dizione originaria aveva trasformato in un blocco unico. E invece, diamine, una città è Massa, ed un'altra città è Carrara, e gli abitanti delle due non vanno neanche tanto d'accordo. Dunque, si sostituisca l'interpunzione con la congiunzione: come prevede, per l'appunto la legge già in discussione (nientepopodimeno) che alla commissione Affari Costituzionali.
Ma la legge sul trattino non è l'unica proposta sorprendente tra quelle censite dall'Istituto «Bruno Leoni» andando a frugare tra quelle giacenti o in corso di approvazione presso i due rami del Parlamento. Sul sito dell'Istituto (www.brunoleoni.it) si può scaricare la lunga e a volte sarcastica analisi compiuta da Silvio Boccalatte. Il ricercatore ha anche stillato una sua personalissima classifica delle stramberie parlamentari. Da segnalare: al tredicesimo posto il progetto per la «Istituzione della giornata nazionale per la partecipazione nella scuola»; all'ottavo, la creazione della «figura professionale del semplificatore nelle piccole e medie imprese»; al quinto, l'introduzione (fortunatamente «in via sperimentale») «di una indennità di maternità per gli atleti che praticano attività sportiva dilettantistica»; sul podio, al secondo posto le «disposizione per la valorizzazione e la promozione della sfoglia emiliani-romagnola».
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