La Commissione Riforme di Palazzo Valentini, nellambito della propria attività propositiva per listituzione dellarea metropolitana romana, ha proceduto allaudizione dei rappresentanti dei municipi. Ma solo cinque presidenti di giunte di sinistra hanno partecipato allincontro, a cui non è stato presente alcun esponente del Campidoglio.
Uninversione di rotta rispetto alliter dei lavori pubblicizzato, secondo cui in tempi brevi dovevano essere sentiti tutti i sindaci della provincia. Un deciso richiamo alla concretezza proviene dal consigliere provinciale Romeo De Angelis (Pdl), membro della Commissione: «Questo gruppo di lavoro deve impegnarsi con coerenza a fornire i risultati della propria attività, utili per una fattiva programmazione, altrimenti non ha motivo di esistere, nulla vieta che si possa anche sciogliere». «Credo che sia determinante - commenta Danilo Amelina (Pdl) - la presenza dei rappresentanti del Campidoglio per definire un percorso condiviso, una devolution di poteri ai municipi. Solo se saremo in grado di proporre un nuovo assetto istituzionale, che garantisca di velocizzare lerogazione dei servizi pubblici e un risparmio nei costi, si potrà arrivare alla loro autonomia di bilancio e allo status giuridico di veri comuni, anche in unarea metropolitana».
«La partecipazione solo di cinque presidenti? - si chiede Amelina -. È il limite e il risultato dei primi quattro mesi di lavoro di questa Commissione, che non ha ancora portato in Consiglio un documento politico. Invece in Consiglio, occorre arrivare a una proposta il più possibile condivisa tra le parti politiche. Poi presentare il progetto ai Comuni della provincia, discuterlo fino a trovare una convergenza.
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