La Provincia fa scintille al «faccia a faccia»

Lui: «Non sei proprio una candidata indipendente». Lei: «Sono esterrefatta, scandalizzata e annichilita»

La Provincia fa scintille al «faccia a faccia»

Una lotta a chi è il più indipendente dalle lobby dell'altro. Questo è il punto su cui si incrociano ripetutamente i fioretti dei due principali candidati alla presidenza della Provincia di Genova, Renata Oliveri (centrodestra) e Alessandro Repetto (centrosinistra) al primo faccia a faccia organizzato da Primocanale e in onda questa sera alle 21. Lei agguerrita e sanguigna replica decisa agli interventi dell'attuale presidente definendosi nell'ordine «esterrefatta, scandalizzata, annichilita, allibita e indignata» dalle parole del rivale. Lui reagisce, e replica imputandole responsabilità nel suo passato di assessore regionale. E così, mentre Oliveri dice «di essere una socialista senza partito e quindi indipendente», lui l'accusa di «non potersi definire tale per le frequentazioni che ha avuto negli ultimi 30 anni». Ma la candidata della Cdl non ci sta e replica additando «quelle lobby di sinistra che ha visto dall'interno, in Provincia, da servitrice dello Stato, e che hanno reso soffocante l'aria a Genova e Provincia». Lobby, secondo la candidata, nate da questa immobilità politica che necessita «di una vera alternanza, utile per i cittadini e anche per lo stesso centrosinistra che vuole essere discontinuo di se stesso».
Ma gli scontri ci sono su tutti i punti, dal Terzo Valico che Repetto definisce «una priorità che non si può fare senza finanziamenti» mentre Oliveri «una priorità che i finanziamenti li aveva già prima che Prodi togliesse le concessioni». Al ruolo della Provincia, protagonista di una possibile metamorfosi istituzionale, su cui Oliveri e Repetto rivelano opinioni differenti. «Io non sono per la difesa dei protagonismi degli enti, e non mi crea imbarazzo dire che Regione e Comune sono le sole istituzioni indispensabili perché penso sia giusto lavorare più per i cittadini che per le poltrone» dice la candidata. «Non è un ente inutile - replica Repetto - e basterebbe fare chiarezza ai cittadini sulle competenze». E poi edilizia scolastica, inceneritore, cementificazioni, parchi, cicli di rifiuti, piani di bacino: sono i principali temi trattati dai candidati che rispondono ai conduttori Mario Paternostro e Davide Lentini. Su un punto, però, quando le parole s’incendiano e gli animi friggono si trova un punto d'incontro: il Family Day, che entrambi dicono di non voler strumentalizzare a scopi elettorali. Oliveri precisa di condividere l'iniziativa a titolo personale e, solo a quel punto, Repetto le fa eco definendosi pronto «ad aderire attraverso la sottoscrizione di un documento nazionale». La battaglia resta aperta, su tutti i fronti. Anche quelli fuori dagli studi televisivi.

Tanto che un lettore del Giornale accusa l'attuale presidente della Provincia di strumentalizzare la campagna anche quando la propaganda non si dovrebbe fare. Come, per esempio, alla sala Quadrivium, in occasione di corsi di formazione per docenti organizzati da Ucim, dove lo stesso Repetto era presente in veste di relatore e (anche?) candidato.

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