La provocazione di Chavez: presidenti malati di cancro? Un complotto di Washington

Hugo Chavez, presidente venezuelano, sospetta che gli Stati Uniti siano coinvolti nei numerosi casi di tumore che hanno colpito vari leader sudamericani. Suppone che abbiano delle tecnologie che provocano la malattia

La provocazione di Chavez: presidenti malati di cancro? Un complotto di Washington

Il presidente venezuelano Hugo Chavez ipotizza un complotto made in Usa. Sui tumori. A rendere dubbioso Chavez è il recente aumento di casi di cancro fra i leader sudamericani, che non crede siano tutti una coincidenza, e si è quindi domandato se gli Stati Uniti dispongano di una tecnologia per provocare i tumori.

Era già da lungo tempo che Chavez sospettava che il governo di Washington volesse liberarsi di lui, ma le sue ultime dichiarazioni sono state decisamente più pesanti. Il presidente venezuelano ha fatto riferimento, oltre al suo tumore, al cancro alla tiroide diagnosticato al presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner, ma ha anche fatto notare che Dilma Roussef, presidente del Brasile e Fernando Lungo, presidente del Paraguay, hanno avuto la stessa diagnosi negli ultimi tempi.

Chavez reputa questo susseguirsi di casi di cancro molto strano e si è insospettito.

Anche se non ha accusato direttamente gli Stati Uniti, il presidente si è chiesto: "Sarebbe strano se avessero sviluppato una tecnologia per indurre il cancro e nessuno lo sapesse?". E agginge: "Così tanti casi sono un po' difficili da spiegare, anche secondo il calcolo delle probabilità".

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