Avevano qualche conto in sospeso da regolare, sembra una ragazza da contendersi, e così dopo la rissa è spuntato un pugnale. Un romeno e tre ucraini hanno sconvolto un tranquillo pomeriggio di festa a mamme e bambini, visto che i balordi hanno pensato bene di regolare i loro conti in un giardinetto frequentato dalle famiglie. Insulti, botte infine uno dei quattro ha estratto un coltello e colpito il nemico, lasciato poi sanguinante a terra. Dopo pochi istanti sono arrivati i carabinieri che hanno soccorso laccoltellato e acciuffato, dopo una breve battuta in zona, uno dei feritori.
Il violento scontro laltro giorno al Parco degli Alpini, in pieno centro a Seregno dove gli stranieri, tre dei quali irregolari, sono passati alle vie di fatto appena si sono incontrati. Prima urla e insulti, quindi lo scontro fisico. Volano calci e pugni infine, finché nella mano del romeno spunta il coltello: lama lunga affilatissima. Uno degli ucraini, un diciannovenne resta a terra: ha lividi in diverse parti del corpo e una brutta ferita. Uno dei rivali gli ha infilato un fendente alladdome.
I bambini assistono alla scena: tutto quel sangue, tutta quella cattiveria. Alla centrale operativa dei carabinieri di Seregno arriva una quindicina di telefonate. Le gazzelle della radiomobile e le auto delle stazioni arrivano sul posto di gran carriera. I militari avvertono il 118 per soccorrere il ferito. È trasportato allospedale di Desio. Le sue condizioni sono gravi, anche se riuscirà a salvare la pelle. Degli altri stranieri invece nessuna traccia: appena capito che stanno arrivando le forze dellordine hanno pensato bene di salire in auto e fuggire.
I carabinieri si lanciano sulle loro tracce ma vengono seminati dopo un lungo inseguimento. Nessun problema perché sono già stati identificati, sono clandestini residenti tra Meda e Seveso. E qualche ora dopo uno di loro, un ragazzo di 22 anni, viene fermato. Gli altri dovrebbero avere le ore contate.
Al di là del rapido intervento dei carabinieri, resta la paura per una brutale aggressione in pieno centro e sotto gli occhi di mamme e bambini. «La gente è stufa. Ha paura interviene deciso Cesarino Monti senatore del Carroccio -.
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