L'Aja - Sono undici i capi di accusa letti stamani in aula dal giudice olandese Alphons Orie, dei quali è chiamato a rispondere Ratko Mladic per essere stato parte, durante la guerra civile in Bosnia Erzegovina del 1992-95, di una "impresa criminale comune", finalizzata "a cacciare per sempre i bosniaco-musulmani e i croato-bosniaci". Lo si legge nell’atto di accusa di 37 pagine firmato da Procuratore capo del Tribunale penale internazionale dell’Aia, Serge Brammertz: il documento è stato depositato alla Corte giudicante nella sua seconda modifica rispetto alla versione originale del 1995 e si limita ai soli presunti crimini commessi da Mladic in Bosnia, omettendo gli eventuali reati contestabili in territorio croato. In particolare l’ex generale oggi sessantovenne è accusato di 2 genocidi, cinque crimini contro l’umanità e quattro crimini di guerra. Di seguito una scheda sintetica dei princapli reati contestati a Mladic.
- Genocidio di 8000 civili musulamni a Srebrenica, in Bosnia, nel luglio 1995: è il più efferato crimini di guera commesso in Europa dopo l’Olocausto.
- Genocidio, persecuzione, sterminio, omicidio, deportazione e atti inumani compiuti in numerose municipalità bosniache a danno di migliaia di musulamni e croati di Bosnia.
-L’assedio di Sarajevo, durato 44 mesi a partire dal maggio 1992, che ha mietuto circa 10.000 vittime.
- La presa in ostaggio di 200 caschi blu Onu tra il 26 maggio e il 2 giugno 1995.
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